Gesù,
ti presento i tristi ricordi della mia mente sulla vita passata, dall'infanzia
agli anni recenti: eventi dolorosi che hanno colpito me o la mia famiglia,
situazioni difficili, disgrazie, insuccessi, malattie, traumi. Sono impressi
nella mia memoria, sono ferite aperte nella mia mente. Mi fanno soffrire e a
volte mi rendono insensibile, aggressivo, disimpegnato. Con le mie forze non
riesco a dimenticarli, a non pensarci. Tu che hai detto: "Il mio giogo è
dolce e il mio carico leggero", liberami dal peso dei tristi ricordi. Fallo
con il ricordo delle grazie, dei doni, degli eventi lieti che hai sparso lungo
tutti i giorni della mia vita e con la certezza che anche le sofferenze hanno
concorso al mio vero bene. Infondi in me il tuo Spirito Santo che brucia il mio
triste passato e dà alla mia mente uno sguardo nuovo e sereno sulla mia vita. Cuore
di Gesù, confido e spero in te.
domenica 30 giugno 2013
PREGHIERA PER CANCELLARE I TRISTI RICORDI DELLA MENTE
sabato 29 giugno 2013
San Pietro e San Paolo
A destra
San Paolo è riconoscibile per la spada, la lunga barba scura, il mantello tipicamente
rosso. Pietro, a sinistra, ha la barba corta bianca, la tonsura e il manto
tradizionalmente giallo; inoltre inequivocabili sono le chiavi del Paradiso che
pendono a filo di piombo da una catenella al polso. I due sono catturati dalla
lettura del libro che Pietro tiene aperto, sforzando la mano sinistra e
indicando con la destra. Il libro di Paolo invece è chiuso e tenuto in
equilibrio sull'elsa della spada puntata a terra, in modo da sporgere in
scorcio verso lo spettatore.
Due
apostoli e due personaggi diversi, ma entrambi fondamentali per la storia della
Chiesa del primo secolo così come nella costruzione di quelle radici dalle
quali si alimenta continuamente la fede cristiana. Pietro, nato a Betsaida in
Galilea, era un pescatore a Cafarnao. Fratello di Andrea, divenne apostolo di
Gesù dopo che questi lo chiamò presso il lago di Galilea e dopo aver assistito
alla pesca miracolosa. Da sempre tra i discepoli più vicini a Gesù fu l'unico,
insieme al cosiddetto «discepolo prediletto», a seguire Gesù presso la casa del
sommo sacerdote Caifa, fu costretto anch'egli alla fuga dopo aver rinnegato tre
volte il maestro, come questi aveva già predetto. Ma Pietro ricevette dallo
stesso Risorto il mandato a fare da guida alla comunità dei discepoli. Morì tra
il 64 e il 67 durante la persecuzione anticristiana di Nerone. San Paolo,
invece, era originario di Tarso: prima persecutore dei cristiani, incontrò il
Risorto sulla via tra Gerusalemme e Damasco. Baluardo dell'evangelizzazione dei
popoli pagani nel Mediterraneo morì anch'egli a Roma tra il 64 e il 67.
Solennità
dei santi Pietro e Paolo Apostoli. Simone, figlio di Giona e fratello di
Andrea, primo tra i discepoli professò che Gesù era il Cristo, Figlio del Dio
vivente, dal quale fu chiamato Pietro. Paolo, Apostolo delle genti, predicò ai
Giudei e ai Greci Cristo crocifisso. Entrambi nella fede e nell’amore di Gesù
Cristo annunciarono il Vangelo nella città di Roma e morirono martiri sotto
l’imperatore Nerone: il primo, come dice la tradizione, crocifisso a testa in
giù e sepolto in Vaticano presso la via Trionfale, il secondo trafitto con la
spada e sepolto sulla via Ostiense. In questo giorno tutto il mondo con uguale
onore e venerazione celebra il loro trionfo
PREGHIERA
AI SANTI APOSTOLI PIETRO E PAOLO
San
Pietro Apostolo, eletto da Gesù ad essere la roccia su cui è costruita la
Chiesa, benedici e proteggi il sommo Pontefice, i Vescovi e tutti i cristiani
sparsi nel mondo. Concedi a noi una fede viva e un amore grande alla Chiesa. San
Paolo Apostolo, propagatore del Vangelo fra tutte le genti, benedici e aiuta i
missionari nella fatica dell'evangelizzazione e concedi a noi di essere sempre testimoni
del Vangelo e di adoperarci per l'avvento del regno di Cristo nel mondo.
Signore
Dio nostro, per l’intercessione di Pietro e Paolo, primizie della fede
cristiana, sostieni il tuo popolo in cammino con l’effusione del tuo Spirito,
perché da ogni angolo della terra salga a te la lode perenne.
venerdì 28 giugno 2013
Maria ti dice grazie
per
la gioia che mi hai dato
quando
ti sei affidato a Me.
Ti
sei lasciato portare nel mio giardino
per
amare Mio Figlio Gesù.
Ama
ogni giorno.
Ama
giorno per giorno.
Ama
in ogni istante della tua vita.
Niente
sporchi la purezza del tuo cuore.
Ama
tutti i tuoi fratelli.
Ama
i più piccoli,
i
più poveri, gli ultimi.
Asciuga
le loro lacrime.
Ama
i disperati
e
gli emarginati.
Non
abbandonarli mai.
Ama
i peccatori.
Ama
sempre.
Ama
senza stancarti mai.
Tutto
quello che fai,
sia
fatto soltanto per amore.
Ti
benedico.
Tua
Madre, Maria.
mercoledì 26 giugno 2013
A colei che è infinitamente grande
A
colei che è infinitamente grande
perché
è anche infinitamente piccola…
A colei
che è infinitamente ricca
perché
è anche infinitamente povera…
A
colei che è infinitamente alta
perché
è anche infinitamente discendente…
A colei
che è infinitamente salva
perché
a sua volta salva infinitamente…
A
colei che è tutta Grandezza e tutta Fede
perché
è anche tutta Carità…
A
colei che è la più imponente
perché
è anche la più materna…
A
colei che è infinitamente celeste
perché
è anche infinitamente terrestre…
A
colei che è infinitamente gioiosa
perché
è anche infinitamente dolorosa…
A
colei che è con noi
perché
il Signore è con lei…
Colei
che è infinitamente regina
perché
è la più umile delle creature …
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lunedì 24 giugno 2013
PREGHIERA PER UN FUTURO DI SPERANZA
Vieni,
Signore
I
bambini tornino a giocare nelle piazze
Vieni,
Signore
I
vecchi ritornino a sognare nelle notti solitarie
Vieni,
Signore
Gli
stranieri liberino i loro canti di nostalgia
Vieni,
Signore
I
giovani scendano a incontrarsi nelle strade
Vieni,
Signore
I
poeti siano sentinelle in attesa dell’alba
Vieni,
Signore
I
filosofi continuino a cercarti al limite del sapere
Vieni,
Signore
Gli
artisti ti rincorrano nei volti
Vieni,
Signore
I
poveri condividano con te l’ultimo pane
Vieni,
Signore
I
folli continuino a crederti
Vieni,
Signore
Nella
nostra città dagli alberghi occupati
Vieni,
Signore
Nella
nostra città nuovi pastori e nuovi magi
ti
cercano, ti attendono, ti adorano, sveglia la città addormentata
riempila
della tua tenerezza
bambini
e vecchi danzino nelle piazze
intorno
al Messia che viene
Amen
domenica 23 giugno 2013
Canti Religiosi: Invochiamo la tua presenza
TESTO
DEL CANTO
Invochiamo
la tua presenza, vieni Signor
invochiamo
la tua presenza scendi su di noi.
Vieni
Consolatore, dona pace ed umiltà,
acqua
viva d’amore questo cuore apriamo a te.
(Rit.)
Vieni Spirito, vieni Spirito scendi su di noi
Vieni
Spirito, vieni Spirito scendi su di noi
Vieni
su noi, Maranathà, vieni su noi Spirito.
Vieni
Spirito, vieni Spirito scendi su di noi.
Vieni
Spirito, vieni Spirito scendi su di noi,
scendi
su di noi.
Invochiamo
la tua presenza, vieni Signor,
invochiamo
la tua presenza scendi su di noi.
Vieni
luce dei cuori, dona forza e fedeltà
fuoco
eterno d’amore questa vita offriamo a te.
Rit.
Vieni Spirito, vieni Spirito scendi su di noi…
venerdì 21 giugno 2013
LA PRESENZA DI DIO
In
questo momento, in qualsiasi momento, noi ci troviamo con Dio. Quando
camminiamo, studiamo, lavoriamo, dormiamo; quando mangiamo, quando parliamo e
anche quando commettiamo il male ci troviamo in presenza di Dio. Dio è di
fronte a noi, intorno a noi, dentro di noi: vede ogni nostra azione, sente ogni
nostra parola, conosce ogni nostro affetto e pensiero. Ci guarda di giorno e di
notte, quando siamo soli e quando siamo in compagnia, in ogni tempo e in ogni
luogo. Non possiamo dire di fare il male senza vergognarci, perché nessuno lo
sa: ci vede Dio. È certamente un atto di grande orgoglio e di disprezzo peccare
proprio davanti a Dio. Davanti a un Dio così santo e potente. Peccare sotto lo
sguardo del Padre, del Redentore, del Giudice onnipotente e giusto. Ci
vergogniamo di compiere il male davanti agli uomini, lo facciamo di nascosto
sperando che nessuno ci scopra, e non ci vergogniamo di commetterlo alla
presenza del Signore. Quando saremo giudicati da Dio, non sarà necessaria la
presenza di accusatori e di testimoni per provare l'accusa e per convincerci.
Il Signore sarà insieme il giudice e il testimone. Guardando quegli occhi
amareggiati, ci sentiremo confusi nel ricordare che hanno assistito alle nostre
malvagità. Si dimostra davvero incosciente il cristiano nel fare il male
davanti al demonio che è sempre pronto ad accusarlo, davanti all'Angelo custode
che non potrà più difenderlo, davanti a Dio che dovrà giudicarlo. Dio è quindi
sempre presente, in ogni tempo e in ogni luogo. Vede l'intimità del nostro
cuore, come dice un Salmo, e guarda i giusti con occhio d'amore e di
misericordia. Se vogliamo attirare su di noi lo sguardo compassionevole e
benevolo di Dio, cerchiamo di attirare anche quello di Maria. I santi Padri
della Chiesa ci insegnano che gli occhi di Maria si posano ugualmente sui buoni
e sui peccatori: sui primi con compiacenza e amore, sui secondi con
misericordia e pietà. Maria è proprio come tutte le mamme, che guardano con
tenerezza tutti i figli che a loro fanno onore, ma non smettono di seguire
addolorate i figli disobbedienti; anzi, si può dire che si preoccupano più di
questi, perché cambino vita. Ripetiamo allora con tutto il cuore la preghiera
della Chiesa: «Rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi». Allora
scorgeremo la luce della verità, ci renderemo conto che Dio vede e giudica
tutto. E il pensiero di un Dio sempre con noi, sarà non solo il richiamo a una
possibile condanna, ma certezza di aiuto, di forza e di ogni bene. Maria ha sempre vissuto alla presenza del suo Signore, e noi,
animati da questo pensiero e dal desiderio di imitarla, ci avvieremo davvero
verso la strada della felicità.
mercoledì 19 giugno 2013
LE FERITE APERTE DEL CUORE
Gesù,
ti presento le ferite del mio cuore, ricevute nella vita dai primi anni dell'infanzia
agli anni più recenti, che ancora mi fanno soffrire: offese, torti, dispiaceri,
calunnie, danni affettivi, mancanza di amore, di aiuto, di stima... "Tu
risani i cuori affranti e fasci le loro ferite". Risana il mio cuore
affranto. Fascia, rimargina, chiudi le sue ferite aperte. Per la grande ferita
del tuo Cuore guarisci le piccole ferite del mio cuore. L'esperienza del tuo
amore, che sempre mi ha accompagnato, mi dia la grazia di perdonare ogni offesa
e non sentire più la sua ferita. Infondi in me il tuo Spirito Santo che crea in
me un cuore nuovo, un cuore mite e umile come il Tuo. Cuore di Gesù, confido e
spero in te.
lunedì 17 giugno 2013
Una preghiera per chi si trova in grande difficoltà
Un
punto importante, Signore,
è
saper donare non il superfluo, ma il giusto,
quello
che ci spetta per equità e senso di responsabilità
verso
chi è in difficoltà.
O
Signore, o Fonte dell’Amore,
illumina
le nostre menti,
fai
che questi percorsi alternativi siano la meta per tutti.
Sostieni
e affianca i nostri fratelli e le nostre sorelle
che
si trovano per vari motivi in grande difficoltà.
Tocca
il cuore di coloro che continuano egoisticamente
a
percorrere altre strade
e
fa’ che i diritti politici e sociali siano i pilastri
su
cui ricostruire una più salda coesione sociale e civile.
Signore,
aiutaci Tu a percorrere queste strade.
domenica 16 giugno 2013
La domenica giorno del Signore
Il riposo domenicale per i cristiani è il giorno in cui l’uomo pensa alle meraviglie che Dio ha fatto e rafforza il legame stesso con Dio che si esprime con la lode a Lui. In particolare, la domenica ricorda la risurrezione di Gesù dai morti “ momento culminante della vita della Comunità dove i discepoli incontrano il Signore risorto” e la sua presenza in mezzo a noi. La domenica e l’Eucaristia
appartengono all'uomo già dal tempo degli apostoli. La domenica rafforza l'identità di cristiani. La sua salvaguardia è dunque una priorità assoluta per la Chiesa. La domenica e le festività libere dal lavoro sono un grande regalo all'uomo e alla società.
PREGHIERA:
In
un mondo ferito dai tanti egoismi che provocano povertà e conflitti fra i
popoli, aiutaci o Signore a compiere gesti d’amore e di accoglienza che
scaldino i cuori e superino ogni distanza e estraneità.
Ti
ringraziamo Signore, Padre buono, perché non ci ripaghi secondo i nostri
peccati, ma secondo il tuo amore che supera ogni merito.
Ti
preghiamo o Signore per il nostro vescovo il papa Francesco: sostienilo perché
guidi il tuo popolo nell'unità e nella pace, e per tutta la Santa Chiesa perché
sia sempre illuminata dalla grazia dello Spirito.
Accogli
o Signore le invocazioni che ti presentiamo e che sono state affidate lungo
questa settimana alla nostra preghiera. Guarisci l’umanità dal male e dalla
violenza.
Ti
preghiamo Signore per tutti i nostri fratelli, per ogni nostra comunità nel
mondo. Proteggi questa famiglia e fa’ che trovi sempre la forza per vivere il
comandamento dell’amore e per compiere la tua volontà nella gioia
venerdì 14 giugno 2013
Preghiera per chi ha sofferto
Signore,
rendimi calmo
e
staccato da tutto,
ma
senza indifferenza.
Che
io sia aperto e buono,
maturato
dalla sofferenza,
pronto
a dare agli altri
quello
che non ho avuto.
Non
mi resta niente.
A
che cosa ancora
mi
potrei aggrappare?
Eppure
io vorrei
che
la gioia di ogni uomo
trovasse
come un'eco
nel
mio cuore pacificato.
Piuttosto
che soffrire
senza
utilità per nessuno
e
aggravare ulteriormente
le
tristezze del mondo,
vorrei
che da tutte le lacrime che ho versato,
mi
venisse il potere di comprendere gli altri,
fino
nell'intimo del loro essere,
là
dove sono veramente se stessi,
là
dove aspettano l'amore.
Vorrei
che il mio dolore
servisse a qualcosa.
martedì 11 giugno 2013
TUTTO E’ POSSIBILE A DIO
C’è
un momento per ogni cosa… anche quello per capire che tutto è possibile a Dio! L’uomo
che pensa di risolvere ogni cosa con le sole facoltà umane, sbaglia in quanto
la vita gli impone di affrontare la verità dei propri limiti. Sono proprio quei
limiti che dovrebbero insegnare a piegare l’uomo che non vuole guardare oltre
le proprie capacità. Dio è nel limite umano che manifesta la Sua grandezza,
operando con il Suo potere. C’era una coppia di Sposi che non aveva figli
perché la donna era sterile ed entrambi erano avanti con gli anni. Il Suo nome
era Elisabetta e quello del marito Zaccaria. Lui era Sacerdote della classe di
Abia. Entrambi osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del
Signore. Mentre Zaccaria si trovava nel tempio per fare l’offerta dell’incenso,
gli apparve un Angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare. Quando lo
vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l’Angelo gli disse: “Non temere,
Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un
figlio che chiamerai Giovanni. Sarai felice e molti si rallegreranno della sua
nascita poiché Egli sarà grande davanti al Signore e pieno di Spirito Santo fin
dal seno di Sua madre. Egli ricondurrà molti figli di Israele al Signore loro
Dio e con la forza dello Spirito preparerà i cuori alla venuta del Signore.
Dopo quei giorni, Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per
cinque mesi e diceva: <<Ecco che cosa ha fatto per me il Signore
rendendomi fertile>>. Nel sesto mese della sua gravidanza a Nazareth
l’Angelo Gabriele fu mandato a una Vergine promessa sposa di un uomo della casa
di Davide chiamato Giuseppe. La Vergine si chiamava Maria. Entrando da Lei,
disse: <<Ti saluto o piena di Grazia, il Signore è con te>>. A
queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale
saluto. L’Angelo le disse: <<Non temere, Maria, perché hai trovato grazia
presso Dio. Concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà
grande e chiamato Figlio dell’Altissimo, il Signore Dio gli darà il trono di
Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il Suo regno non
avrà fine>>. Maria disse all'Angelo <<Come è possibile. Non
conosco uomo>>. Le rispose l’Angelo: <<Lo Spirito Santo scenderà su
di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà
sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua
parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese
per lei, che tutti dicevano sterile: NULLA È IMPOSSIBILE A DIO>>. Allora
Maria disse: <<ECCOMI, sono la serva del Signore, avvenga di me quello
che hai detto>>. E l’Angelo partì da Lei”. Maria ha creduto in cuor suo
nel Dio che opera al di là delle possibilità umane, cosa che Zaccaria non fa
perché all'annunzio dell’Angelo Gabriele lui risponde incredulo: “Come è
possibile questo se io sono vecchio e mia moglie è avanti con gli anni?”.
L’Angelo sa che egli non crede nelle Sue parole e per tal motivo lo rende muto
fino al giorno della nascita di Giovanni. Credere non vuol dire non essere
consapevoli dei propri limiti, ma abbandonarsi all'opera di Colui che opera
oltre le possibilità umane. Maria sa di non conoscere uomo e sa che un figlio
nasce dal contatto con l’uomo, però non diviene barriera fra la Volontà di Dio
e il Suo stato. Docile strumento semplice e puro, si lascia penetrare dalla
forza dello Spirito Santo, magnificando Dio con tutta la Sua Anima, ed
esultando con il Suo Spirito in Colui che l’ha resa Benedetta fra tutte le
donne!
domenica 9 giugno 2013
Adorazione Eucaristica On line
CLICCA SULL'IMMAGINE PER FARE LA VISITA A GESÙ
Ricordiamoci
che stiamo per entrare in contatto con nostro Signore, quindi è preferibile
mantenere un atteggiamento dignitoso e di preghiera. L’immagine del S.S.
Sacramento è collegata ad una web cam piazzata
24 ore su 24 davanti a un ostensorio e sarà utile non solo alle persone
ammalate per aiutarle a compiere la suddetta specie di visita, ma anche a chi
lavora in luoghi particolari, poco accessibili alle chiese. Non sostituisce in
alcun modo l'Adorazione in Chiesa.
PREGHIERA
AL SANTISSIMO SACRAMENTO
Signor
mio Gesù Cristo,
che,
per l'immenso tuo amore verso gli uomini ,
resti
giorno e notte in questo Sacramento,
aspettando,
chiamando e accogliendo
tutti
coloro che vengono a visitarti,
io
ti credo presente, ti adoro dall'abisso del mio niente
e
ti ringrazio di tutte le grazie che mi hai fatto;
specialmente
di avermi donato te stesso in questo Sacramento,
di
avermi dato per avvocata la tua Santissima Madre Maria,
e
di avermi chiamato a visitarti in questo Sito.
Saluto
oggi il tuo amatissimo cuore e intendo salutarlo per tre fini.
Primo,
in ringraziamento di questo gran dono.
Secondo,
per compensarti di tutte le offese che ricevi in questo Sacramento.
Terzo,
intendo con questa visita adorarti in tutti i luoghi della terra
dove
ti trovi più abbandonato.
Gesù
mio, io ti amo con tutto il cuore.
Mi
pento di aver tante volte disgustato la tua infinita bontà.
Propongo
con la tua grazia di non offenderti mai più in avvenire;
e
al presente, miserabile qual sono, mi consacro tutto a te,
ti
dono gli affetti miei e tutte le cose mie.
Da
oggi in avanti fa' di me tutto quello che a te piace.
Ti
chiedo soltanto il tuo santo amore, la perseveranza finale
e
l'adempimento perfetto della tua volontà.
Ti
raccomando le anime del purgatorio, specialmente le più devote
del
Santissimo Sacramento e di Maria Santissima.
Ti
raccomando ancora tutti i poveri peccatori.
Unisco
infine tutti gli affetti miei con gli affetti del tuo
amorosissimo
cuore, e così uniti li offro al tuo eterno Padre
e
lo prego che per tuo amore li accetti e li esaudisca.
Amen.
sabato 8 giugno 2013
L'importanza del tempo
Il
tempo passa, e insieme al tempo passiamo anche noi. Sono già passati venti,
trenta, quaranta, cinquant'anni della nostra vita e non tornano più. E quanti
ce ne rimangono? Non lo sappiamo; ma sappiamo con certezza che sono pochi. Il
tempo è breve: spesso diciamo che i giorni volano, perché arrivano alla fine
senza che ce ne accorgiamo. Rispetto all'eternità, poi, il tempo non solo è
breve, ma quasi un niente. Se è vero che il tempo è breve, è altrettanto vero
che il tempo è prezioso. E proprio in questo tempo che fugge così velocemente,
possiamo conquistarci una felicità eterna. Ogni momento speso bene è
un'assicurazione per la gloria del paradiso. Un po' di tempo ben impiegato
nell'esaminare la nostra anima, può toglierci dalla via della perdizione e
avviarci tra le braccia di Dio. Un po' di tempo dedicato ogni giorno alla
preghiera, all'esame della nostra coscienza, a una Messa, a un buon libro, può
tenerci lontano dal male e assicurarci la salvezza. Il tempo è breve ma
rischioso. In ogni momento possiamo fare del male a noi stessi o agli altri,
possiamo morire e possiamo perderci per sempre. Poveri noi che in un tempo così
limitato potevamo diventare dei santi e invece siamo rimasti dei peccatori!
Abbiamo sprecato il tempo occupandoci di cose inutili. Ci sentiamo soddisfatti
di come abbiamo impiegato il tempo passato? Se non decidiamo di occuparlo
meglio, arriverà il giorno in cui supplicheremo il Signore di concederci un
solo momento in più per chiedere perdono, ma quel momento non ci sarà dato per
tutta l'eternità. Impieghiamo bene il
tempo che ci è dato, occupiamolo nel far bene i nostri doveri quotidiani ma
anche in opere buone. Ricordiamo ciò che diceva san Paolo ai primi cristiani:
«Mentre abbiamo tempo, facciamo il bene». Noi siamo fatti per la felicità del
paradiso, verso cui tendono le nostre aspirazioni, ma non saremo degni di
entrarvi, se non useremo bene il tempo che Dio ci concede. Maria, nostra Madre
celeste, ci dà l'esempio di come santificare il tempo. Lei lo ha usato
veramente bene, dedicandolo tutto al suo Signore, santificandolo tutto,
riempiendo ogni giorno di opere buone. Dal primo istante, nel seno di
sant'Anna, fino all'ultimo momento della sua vita, Maria ha vissuto solo di
Dio, si è occupata solo di Dio, ha agito solo per Dio, ed è cresciuta
continuamente in meriti e in grazia. I suoi giorni sono stati belli e santi.
Ispiriamoci dunque al suo esempio e adoperiamo il dono prezioso del tempo che
Dio ci concede ancora per riparare il male commesso in passato, per santificare
il presente e prepararci al futuro con serenità. Se siamo giovani, non sprechiamo
questi anni meravigliosi nell'accontentare le nostre passioni, ma
approfittiamone per arricchirci delle virtù cristiane. Se siamo anziani,
utilizziamo attentamente il tempo che ci rimane per orientare decisamente la
nostra vita verso Dio, con una conversione sincera, profonda, costante. Chiediamo
a Maria che ci ottenga il perdono per il tempo male speso e la grazia di
riparare con una degna penitenza.
giovedì 6 giugno 2013
GUARDARE IN ALTO PER VEDERE DIO
Oltre
i confini del cielo c’è una forza che supera ogni cielo ed è la forza della
FEDE. Essa è presente in ogni cosa che può essere visibile ed invisibile perché
essa è Dio stesso. Avere Fede significa avere Dio. Come in primavera il vento
sposta i pollini da una zona all'altra alimentando e producendo nuove culture
ed in ogni polline c’è l’origine della sua provenienza, così la Fede, mossa dal
vento dello Spirito, si spande e porta con sè l’origine da cui è provenuta.
Essa si sposta nella forza dello Spirito e si ferma là dove la terra
l’accoglie. Più è permeabile il terreno, più è radicata la Fede che in esso si
manifesta. Essa non ha casa sulla terra, ma abita in ogni cosa e si manifesta
solo in coloro che da essa traggono insegnamento. La Fede in sé è MAESTRA di
insegnamento che supera ogni ragione ed ogni materia. Porta in sé il punto di
partenza di ogni creato e contiene la Potenza di Colui che nessuno può vedere
né toccare: Dio. Viaggia nello SPIRITO ed in esso trova compimento. Dallo
Spirito prende la Voce, la FORZA e la continuità nei tempi che non avranno mai
fine perché lo Spirito è eterno ed eterna la Fede in Lui contenuta. Gesù è il
FIGLIO DI DIO e nella Sua unità totale con il Padre si evidenzia che Lui è il
PADRE e che il PADRE è LUI. Il Suo contenuto è il Suo Spirito; Spirito che
procede dal Padre, pertanto è nel Suo Spirito che offre al Padre la continuità
di diffusione della Sua Conoscenza che avviene solo mediante il suo programma
che è la FEDE. Spirito e FEDE sono uniti e Gesù offre il Suo Spirito per donare
anche la FEDE in esso contenuta. Dice San Paolo che nella Predicazione
dell’Apostolo c’è la Fede che, quale dono, giunge in coloro che lo ascoltano.
Ma non c’è Apostolo se non c’è Spirito di Gesù, pertanto la garanzia che l’uomo
può giungere alla Fede è che nell'Apostolo c’è lo SPIRITO che Cristo ha
lasciato. Lo Spirito rende l’APOSTOLO una ed una sola cosa con CRISTO e la Fede
nello Spirito contenuta rende in coloro che la ricevono, la pienezza della
conoscenza senza alcun merito della creatura stessa. Nella FEDE l’uomo parla di
Dio e sa di Lui ciò che è scritto e ciò che non è scritto perché è la Fede stessa
che si esprime mediante lo Spirito che la contiene. Nascono negli uomini di
Fede gli adoratori in Spirito e Verità perché da essa, Fede, la sottomissione
allo Spirito è naturale. Credere in Gesù vuol dire credere nel Suo Spirito ed
aver ricevuto la Fede vuol dire dare allo Spirito stesso ogni Autorità. "E’ sulla tua parola che getterò le
reti", dice l’Apostolo, e Gesù, nella Potenza del Suo Spirito, opera il
miracolo; ma non ha esso origine dalla Fede?
Lo Spirito serve la Fede e la Fede è servita dallo Spirito; pertanto,
incontrare e possedere l’uno vuol dire essere l’altro.
martedì 4 giugno 2013
Preghiera per chi cerca un lavoro
Questa
preghiera dev'essere recitata da tutte quelle persone che in questo momento
hanno perso il posto di lavoro e sono alla ricerca di uno nuovo, da tutti
coloro che stanno attraversando momenti difficili e che hanno bisogno di
stabilità economica, da tutti i giovani che per la prima volta si affacciano al
mondo lavorativo e dalle migliaia di persone che sono state colpite dalla crisi
economica. Subito
dopo averla recitata è doveroso ringraziare anche la Madonna con la preghiera
dell’Ave Maria.
PREGHIERA
Signore
Gesù, tu che sei buono e misericordioso,
tu
che tutto puoi e a nessuno neghi il tuo aiuto;
mi
trovo qui davanti a te con il cuore in mano a
chiedere
il tuo soccorso. Tu che hai moltiplicato
“quel
pane” e hai detto “ prendetene e mangiatene tutti”,
ora
più che mai Signore ho bisogno di essere saziato.
Ti
prego aiutami a trovare un lavoro; togli dal mio cuore
tutte
le preoccupazioni e donami quella stabilità
che
da tempo cerco; non voglio ricchezze,
ma
solo quello che basta per vivere dignitosamente
e
per poter essere in grado di provvedere al bene
di
tutti i miei cari e di tutte le persone che
mi
sono state affidate. Signore Gesù abbi pietà di me,
concedimi
questa grazia; te ne sarò riconoscente
aiutando
il prossimo in difficoltà
ed innalzerò
un rendimento di grazie
per
la tua misericordia senza limiti.
Amen.
lunedì 3 giugno 2013
SPECIALE MARIA AUSILIATRICE
LA
STORIA E LA DEVOZIONE
La devozione alla Madonna, sotto il titolo di
Ausiliatrice, vuole manifestare la nostra fiducia nella presenza materna di
Maria nelle vicende dell'umanità, della Chiesa e di ciascuno di noi. Maria è la
Madre che non abbandona mai i suoi figli, ma li segue e aiuta con la sua
intercessione. Il titolo di Maria aiuto dei cristiani era presente, fin dal 1500,
tra le litanie lauretane. La devozione a Maria Ausiliatrice era già nota e
diffusa all'epoca di S. Pio V e si propagò largamente a seguito della vittoria
dei cristiani contro i turchi, a Lepanto (1571) e a Vienna (1683). Il Papa Pio
VII, dopo la sua liberazione dalla prigionia napoleonica (1814), istituì la
festa di Maria Ausiliatrice, fissandone la data al 24 maggio. In tempi
particolarmente difficili per la Chiesa, don Bosco (1815-1888) divenne apostolo
della devozione all'Ausiliatrice: nel 1862 così confidava a Don Cagliero,
futuro cardinale: "La Madonna vuole che la onoriamo sotto il titolo di
Maria Ausiliatrice: i tempi corrono così tristi che abbiamo bisogno che la
vergine santissima ci aiuti a conservare e difendere la fede cristiana";
nel 1868 eresse a Torino uno stupendo tempio a lei intitolato, nel 1869 fondò
l'Associazione dei Devoti di Maria Ausiliatrice e in seguito diffuse in tutto
il mondo questa devozione. Ormai
la Madonna Ausiliatrice è divenuta la ‘Madonna di Don Bosco’ essa è
inscindibile dalla grande Famiglia Salesiana, che ha dato alla Chiesa una
schiera di santi, beati, venerabili e servi di Dio; tutti figli che si sono
affidati all’aiuto della più dolce e potente delle madri. Interi Continenti e
Nazioni hanno Maria Ausiliatrice come celeste Patrona: l’Australia cattolica
dal 1844, la Cina dal 1924, l’Argentina dal 1949, la Polonia fin dai primi
decenni del 1800, diffusissima e antica è la devozione nei Paesi dell’Est
Europeo. Nella bella basilica torinese a
Lei intitolata, dove il suo devoto figlio s. Giovanni Bosco e altre figure
sante salesiane sono tumulate, vi è il bellissimo e maestoso quadro, fatto
eseguire dallo stesso fondatore, che rappresenta la Madonna Ausiliatrice che
con lo scettro del comando e con il Bambino in braccio, è circondata dagli
Apostoli ed Evangelisti ed è sospesa su una nuvola, sullo sfondo a terra, il
Santuario e l’Oratorio come appariva nel 1868, anno dell’esecuzione dell’opera
del pittore Tommaso Lorenzone. Il
significato dell’intero quadro è chiarissimo; come Maria era presente insieme
agli apostoli a Gerusalemme durante la Pentecoste, quindi all’inizio
dell’attività della Chiesa, così ancora Lei sta a protezione e guida della
Chiesa nei secoli, gli apostoli rappresentano il papa ed i vescovi.
PAROLE
DI “Don Bosco” A MARIA AUSILIATRICE
- Chi confida in Maria non sarà mai deluso.
- In Maria ho riposto tutta la mia fiducia. La Madonna non lascia mai le cose a metà.
- Io vi raccomando di invocare sempre il nome di Maria, specialmente con questa giaculatoria: Maria Ausiliatrice dei Cristiani, prega per noi. É una preghiera non tanto lunga, ma che si esperimentò molto efficace.
- La nostra confidenza é nell’aiuto di Maria Ausiliatrice.
- Il Signore e la sua divina Madre non permetteranno che si ripeta invano:Maria aiuto dei Cristiani, prega per noi!
- Si dica e si predichi sempre che Maria Ausiliatrice ha ottenuto e otterrà sempre grazie particolari, anche straordinarie e miracolose per coloro che concorrono a dare cristiana educazione alla pericolante gioventù colle opere, col consiglio, e col buon esempio o semplicemente con la preghiera…
- Quando vogliate ottenere qualche grazia prendete come abitudine di recitare questa giaculatoria: Maria Auxilium Cristianorum, ora pro nobis... Moltissimi invocandola con questa giaculatoria, ottennero grazie speciali.
- Maria Ausiliatrice è la taumaturga, è l'operatrice delle grazie e dei miracoli per l'alto potere che ha ricevuto dal Suo Divin Figlio.
CANTO DEDICATO A MARIA AUSILIATRICE
PREGHIERA
A MARIA AUSILIATRICE
O
Maria Ausiliatrice, noi ci affidiamo nuovamente, totalmente, sinceramente a
te! Tu che sei Vergine Potente, resta
vicino a ciascuno di noi. Ripeti a Gesù,
per noi, il "Non hanno più vino" che dicesti per gli sposi di
Cana, perché Gesù possa rinnovare il
miracolo della salvezza, Ripeti a Gesù: "Non hanno più vino!",
"Non hanno salute, non hanno serenità, non hanno speranza!". Tra noi
ci sono molti ammalati, alcuni anche gravi, confortali, o Maria Ausiliatrice! Tra
noi ci sono molti anziani soli e tristi, consolali, o Maria Ausiliatrice! Tra
noi ci sono molti adulti sfiduciati e stanchi, sostienili, o Maria
Ausiliatrice! Tu che ti sei fatta carico di ogni persona, aiuta ciascun di noi
a farsi carico della vita del prossimo! Aiuta i nostri giovani, soprattutto
quelli che riempiono le piazze e le vie, ma non riescono a riempire il cuore di
senso. Aiuta le nostre famiglie, soprattutto quelle che faticano a vivere la fedeltà,
l'unione, la concordia! Aiuta le persone consacrate perché siano un segno
trasparente dell'amore di Dio. Aiuta i sacerdoti, perché possano comunicare a
tutti la bellezza della misericordia di Dio. Aiuta gli educatori, gli insegnanti
e gli animatori, perché siano aiuto autentico alla crescita. Aiuta i governanti
perché sappiano cercare sempre e solo il bene della persona. O Maria Ausiliatrice,
vieni nelle nostre case, tu che hai fatto della casa di Giovanni la tua casa,
secondo la parola di Gesù in croce. Proteggi la vita in tutte le sue forme, età
e situazioni. Sostieni ciascuno di noi perché diventiamo apostoli entusiasti e
credibili del Vangelo. E custodisci nella pace, nella serenità e nell'amore, ogni
persona che alza verso di te il suo sguardo e a te si affida. Amen
AFFIDAMENTO
A MARIA AUSILIATRICE
Santissima
Vergine Maria,
da
Dio costituita Ausiliatrice dei cristiani,
noi
ti eleggiamo Signora e Padrona di questa casa.
Degnati,
Ti supplichiamo, di mostrare in essa il Tuo potente aiuto.
Preservala
dai
terremoti, dai ladri, dai cattivi, dalle incursioni, dalla guerra,
e
da tutte le altre calamità che Tu sai.
Benedici,
proteggi, difendi, custodisci come cosa tua
le
persone che vivono e vivranno in essa:
preservale
da tutte le disgrazie e gli infortuni,
ma soprattutto concedi loro l'importantissima
grazia di evitare il peccato.
Maria,
Aiuto dei Cristiani, prega per quanti abitano in questa casa
che
a Te si è consacrata per sempre.
Così
sia!
BENEDIZIONE
con
l'invocazione di Maria Ausiliatrice Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
Egli
ha fatto cielo e terra.
Ave
Maria...
Sotto
la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo
nella prova; e liberaci da ogni pericolo, o sempre Vergine gloriosa e
benedetta. Maria aiuto dei cristiani. Prega per noi. Signore ascolta la mia
preghiera. E il mio grido giunga a te. Il Signore sia con voi. E con il tuo
spirito.
Preghiamo.
O
Dio, onnipotente ed eterno, che per opera dello Spirito Santo
hai
preparato il corpo e l'anima della gloriosa Vergine e Madre Maria,
perché
divenisse una degna abitazione per il tuo Figlio:
concedi
a noi, che ci rallegriamo per il suo ricordo, di essere liberati,
per
sua intercessione, dai mali presenti e dalla morte eterna.
Per
Cristo nostro Signore.
Amen.
La benedizione di Dio onnipotente, Padre e
Figlio e Spirito Santo
discenda
su di voi (te) e con voi (te) rimanga sempre.Amen.
La salvezza e il valore dell’ANIMA
La salvezza: La salvezza
dell'anima è cosa che richiede perseveranza. Non è un bene che si possa
acquistare una volta per tutte, ma la si conquista con la forza interiore, e la
si può perdere anche allontanandosi da Dio con il semplice pensiero. Per
arrivare alla salvezza, non basta essersi comportati bene nel passato, ma
occorre perseverare nel bene fino alla fine. Come posso essere tanto sicuro di
salvarmi? Il mio passato è pieno di infedeltà alla grazia di Dio, il mio
presente è insondabile e il mio futuro è tutto nelle mani di Dio. Il risultato
finale della mia vita è irreparabile. Se perdo una causa, posso ricorrere in
appello; se mi ammalo, posso sperare di guarire; ma quando si perde l'anima, è
persa per sempre. Se mi rovino un occhio, me ne rimane sempre un altro; se mi
rovino l'anima, non c'è rimedio, perché di anima ce n'è una sola. Forse penso
troppo poco a un problema così fondamentale, oppure non rifletto abbastanza ai
pericoli che mi minacciano. Se dovessi presentarmi a Dio in questo momento,
quale sarebbe la mia sorte? Il buon senso ci dice che dobbiamo impegnarci a
fondo per assicurarci la salvezza dell'anima. A questo scopo, la cosa più saggia
che possiamo fare, sarà di seguire l'esempio della nostra Madre celeste. La
Madonna è nata senza peccato originale, e quindi senza tutta la fragilità umana
che in noi è innata; è piena di grazia e in essa confermata fin dal primo
momento della sua esistenza. Nonostante questo, ha evitato con cura ogni vanità
umana, ogni pericolo, ha condotto sempre una vita mortificata, ha fuggito gli
onori e le ricchezze, preoccupandosi solo di corrispondere alla grazia, di
praticare le virtù, di acquistarsi meriti per l'altra vita. C'è da sentirsi
veramente confusi, al pensiero che noi, non solo pensiamo tanto poco alla
salvezza dell'anima, ma in più ci esponiamo continuamente e volontariamente a
gravi pericoli. Imitiamo l'impegno della Madonna per i problemi dell'anima,
mettiamoci sotto la sua protezione, per poter meglio sperare nella salvezza
finale. Affrontiamo senza timori le difficoltà, le seduzioni di una vita
facile, l'urto delle passioni. L'impegno serio e continuo della Madonna ci
dovrebbe incoraggiare a preoccuparci attivamente della salvezza della nostra
anima.
Il valore dell’anima: Per
capire quanto sia preziosa la nostra anima, basta riflettere seriamente su tre
fatti. Prima di tutto, sulla nobiltà della sua origine. La nostra anima è
uscita direttamente dalle mani di Dio. Ed è stata fatta ad immagine e
somiglianza di Dio. Questa non è un'esagerazione, non è un modo di dire, ma la
pura verità. «Il Signore creò l'uomo dalla terra e lo fece a propria immagine»
(Sir 17,1.3). E noi pensiamo così poco alla nostra dignità, alla nostra
splendida immagine, da sporcarla e renderla irriconoscibile con il peccato? Riflettiamo poi a quanto è costato il suo
riscatto. La nostra anima era persa, a causa del peccato originale. Per
riscattarla, Dio Padre ha dato addirittura la vita e il sangue del suo unico
Figlio sulla croce. E noi ora siamo così incoscienti da distruggere la vita
divina che è in noi, per soddisfare qualche nostro desiderio meschino e
momentaneo? Infine, ricordiamoci del
destino che attende l'anima. Creata dal Signore del mondo, partecipe della sua
vita divina, la nostra anima è destinata a vivere eternamente accanto a Dio, a
condividere la sua grandezza. E noi viviamo come conviene a chi deve ereditare
la felicità eterna del paradiso, o ci comportiamo in modo tale da rischiare di
essere diseredati? È davvero preziosa la nostra anima! E lo è se si comprende
soprattutto quando si riflette che per salvarla è stata necessaria la morte di
Dio. Ma quando pensiamo alla storia della nostra salvezza, non dobbiamo dimenticare
la parte che vi ha svolto Maria. La Madonna infatti è stata associata al
mistero della redenzione. Gesù ha preso da Maria quel corpo che ha immolato
sulla croce; ha ricevuto da Maria quel sangue che ha sparso per noi; ha avuto
da Maria quella vita che ha sacrificato per noi sul Calvario. Inoltre, Maria si
è unita al sacrificio di Gesù, nello strazio del suo cuore. Quando ricordiamo
che la nostra vita è costata la vita di un Dio e il sacrificio dolorosissimo di
sua Madre, impariamo ad apprezzarne pienamente il valore; ci rendiamo conto
come sia da pazzi anteporle dei bassi interessi terreni, e comprendiamo quanto
siamo ingrati a rovinarla con la colpa, mentre Gesù e Maria hanno sofferto
tante pene per redimerla. Impegniamoci a difendere la vita divina della nostra
anima, se desideriamo essere felici per l'eternità.
domenica 2 giugno 2013
Corpus Domini: Corpo e Sangue di Cristo
La
solennità del Corpus Domini (Corpo del Signore) più propriamente chiamata
solennità del santissimo Corpo e Sangue di Cristo, è una delle principali
solennità dell'anno liturgico della Chiesa cattolica. La festa del Corpus
Domini ci ricorda che la nostra fede viene vissuta in un corpo, che Dio ha
scelto un corpo umano per manifestare agli uomini nella storia il Suo Amore; un
corpo che ha amato, lottato, pianto, riso, ma soprattutto si è donato. In
occasione della solennità del Corpus Domini (che viene celebrata il giovedì
della II settimana dopo la Pentecoste) si porta in processione, racchiusa in un
ostensorio sottostante un baldacchino, un'ostia consacrata ed esposta alla
pubblica adorazione: viene adorato Gesù vivo e vero, presente nel Santissimo
Sacramento. È l'unica processione dell'anno liturgico ad essere di precetto,
secondo il diritto canonico.
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