In
questo momento, in qualsiasi momento, noi ci troviamo con Dio. Quando
camminiamo, studiamo, lavoriamo, dormiamo; quando mangiamo, quando parliamo e
anche quando commettiamo il male ci troviamo in presenza di Dio. Dio è di
fronte a noi, intorno a noi, dentro di noi: vede ogni nostra azione, sente ogni
nostra parola, conosce ogni nostro affetto e pensiero. Ci guarda di giorno e di
notte, quando siamo soli e quando siamo in compagnia, in ogni tempo e in ogni
luogo. Non possiamo dire di fare il male senza vergognarci, perché nessuno lo
sa: ci vede Dio. È certamente un atto di grande orgoglio e di disprezzo peccare
proprio davanti a Dio. Davanti a un Dio così santo e potente. Peccare sotto lo
sguardo del Padre, del Redentore, del Giudice onnipotente e giusto. Ci
vergogniamo di compiere il male davanti agli uomini, lo facciamo di nascosto
sperando che nessuno ci scopra, e non ci vergogniamo di commetterlo alla
presenza del Signore. Quando saremo giudicati da Dio, non sarà necessaria la
presenza di accusatori e di testimoni per provare l'accusa e per convincerci.
Il Signore sarà insieme il giudice e il testimone. Guardando quegli occhi
amareggiati, ci sentiremo confusi nel ricordare che hanno assistito alle nostre
malvagità. Si dimostra davvero incosciente il cristiano nel fare il male
davanti al demonio che è sempre pronto ad accusarlo, davanti all'Angelo custode
che non potrà più difenderlo, davanti a Dio che dovrà giudicarlo. Dio è quindi
sempre presente, in ogni tempo e in ogni luogo. Vede l'intimità del nostro
cuore, come dice un Salmo, e guarda i giusti con occhio d'amore e di
misericordia. Se vogliamo attirare su di noi lo sguardo compassionevole e
benevolo di Dio, cerchiamo di attirare anche quello di Maria. I santi Padri
della Chiesa ci insegnano che gli occhi di Maria si posano ugualmente sui buoni
e sui peccatori: sui primi con compiacenza e amore, sui secondi con
misericordia e pietà. Maria è proprio come tutte le mamme, che guardano con
tenerezza tutti i figli che a loro fanno onore, ma non smettono di seguire
addolorate i figli disobbedienti; anzi, si può dire che si preoccupano più di
questi, perché cambino vita. Ripetiamo allora con tutto il cuore la preghiera
della Chiesa: «Rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi». Allora
scorgeremo la luce della verità, ci renderemo conto che Dio vede e giudica
tutto. E il pensiero di un Dio sempre con noi, sarà non solo il richiamo a una
possibile condanna, ma certezza di aiuto, di forza e di ogni bene. Maria ha sempre vissuto alla presenza del suo Signore, e noi,
animati da questo pensiero e dal desiderio di imitarla, ci avvieremo davvero
verso la strada della felicità.
venerdì 21 giugno 2013
LA PRESENZA DI DIO
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