Parla con la Vergine Maria

Parla con la Vergine Maria
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domenica 30 settembre 2012

Formula popolare contro il mal di testa

A la funtana di Giasatte ddò fu battiate o figlie di Ddie, Vergine a Madre e Vergine o Figlie, fa passare o male de ciglie.

TRADUZIONE:(Alla fontana di Giosafat dove fu battezzato il Figlio di Dio, Vergine la Madre, Vergine il Figlio, fapassare il mal di testa). 

PREGHIERA PER TUTTI GLI INFELICI

Signore, insegnaci a non amare soltanto noi stessi o coloro che ci amano. Insegnaci a pensare agli altri e ad amare innanzitutto quelli che nessuno ama. Signore, facci soffrire della sofferenza altrui. Facci capire che, ad ogni istante, mentre noi viviamo una vita confortevole, protetta da te, ci sono milioni di esseri umani, tuoi figli e nostri fratelli, che muoiono di fame e che muoiono di freddo senza averlo meritato. Signore, abbi pietà di tutti i poveri del mondo. Abbi pietà di tutti i lebbrosi ai quali tu spesso hai sorriso quando eri su questa terra, e perdonaci di averli troppo abbandonati. Non permettere più, o Signore, che viviamo felici da soli. Facci sentire l’angoscia della miseria universale e liberaci da noi stessi. Amen.

Che cos'è il Giudizio finale, universale?

È il giudizio che Dio emetterà alla fine dei tempi, alla fine del mondo, quando Cristo “verrà nella gloria con tutti i suoi angeli […]. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri […]. E se ne andranno questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna” (Mt 25,31-46).
Con tale giudizio:
• Risorgeranno tutti i corpi degli uomini. Ogni corpo, trasformato da corruttibile e mortale in incorruttibile ed eterno, si unirà alla propria anima, condividendo con essa la condizione del Paradiso oppure dell’inferno: condizione che essa ha dal momento della morte del corpo.
• Tra tutti i santi del cielo si vivrà una fraterna comunione “estremamente deliziosa, perché ognuno avrà tutti i beni di tutti gli altri beati. Ognuno amerà l’altro come se stesso e perciò godrà del bene altrui come del proprio. Così il gaudio di uno solo sarà tanto maggiore quanto più grande sarà la gioia di tutti gli altri beati” (S. Tommaso d’Aquino, Conferenza sul Credo).
• Ci saranno “nuovi cieli e una terra nuova” (2Pt 3,13). L’universo attuale, liberato da ogni schiavitù, sarà un nuovo universo, in cui “non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno perché le cose di prima sono passate” (Ap 21,4).
• Si realizzerà compiutamente e definitivamente il disegno di Dio di “ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra” (Ef 1,10). Dio sarà “tutto in tutti” (1Cor 15,28).

Quando avverrà il Giudizio finale?

Soltanto Dio conosce il giorno e l’ora di tale avvenimento definitivo. Noi sappiamo solo che avverrà ‘nell’ultimo giorno” (Gv 6,39), alla fine di questo mondo.

Dove si fonda la nostra fede circa la risurrezione del nostro corpo?

Si fonda:
• sulla Fede in Dio che “non è un Dio dei morti, ma dei viventi” (Mc 12,27)
• su Gesù Cristo, il quale:
- ha detto ‘Io sono la risurrezione e la vita” (Gv 11,25)
- ha operato alcune ‘risurrezioni’ durante la sua vita terrena: di Lazzaro, del figlio della vedova di Nain, e della figlia di Giairo. Tali ‘risurrezioni’, che erano un ritornare alla vita precedente, erano segno del suo essere ‘la risurrezione”, e prefigurazione del suo risorgere
- ha fatto questa solenne promessa prima di morire: “Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io” (Gv 14, 2-3)
- ha liberamente subito la morte, e la morte di croce, per la nostra salvezza: con la sua morte ha vinto la morte, per sé e per tutti noi
- è risorto lui stesso con il suo proprio corpo, trasformato e glorificato: “Se Cristo non è risuscitato […] è vana anche la vostra Fede” (1 Cor 15,14)
- è principio, fondamento e certezza anche della nostra risurrezione: Lui è «il primogenito di coloro che risuscitano dai morti» (Col 1, 18); “Dio, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza” (1 Cor 6,13).

Come avverrà la risurrezione dei nostri corpi?

Conoscere il modo come avviene la risurrezione supera le possibilità del nostro intelletto. È accessibile solo nella Fede.

Qual è la differenza tra la risurrezione del corpo e la reincarnazione?

Esiste fra le due un’enorme differenza, in quanto:
• la risurrezione non è un ritornare alla vita precedente, ma è un vivere nuovo con un corpo completamente trasformato
• ogni vita è unica e irripetibile
• “E’ stabilito che gli uomini muoiano una sola volta” (Eb 9,27).

In che senso il cristiano muore e risorge ogni giorno?

Ogni giorno della vita qui sulla terra è per il cristiano un partecipare alla Morte e alla Risurrezione di Cristo, da un punto di vista:
• sacramentale: col sacramento del Battesimo noi moriamo con Cristo al peccato (veniamo da lui liberati dal peccato) e risorgiamo a nuova vita, alla vita dei figli adottivi di Dio, membri di Cristo e della sua Chiesa, tempio dello Spirito Santo
• morale: ogni giorno siamo chiamati a fuggire il peccato, a evitarlo, a pentirci e a risorgere da esso, per vivere con gioia ogni momento, da figli di Dio, cercando “le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio” (Col 3,1).

venerdì 28 settembre 2012

Fare vivere e regnare Maria in noi

"Anima predestinata, se hai compreso con l'aiuto dello Spirito Santo, il valore della devozione a Maria, ringraziane Iddio. Si tratta di un segreto sconosciuto quasi a tutti. Se hai trovato in Maria il tesoro nascosto, la preziosa perla evangelica, devi vendere tutto per acquistarla; devi fare il sacrificio di tutto e felicemente affidarti a Lei per trovare Dio solo. Se lo Spirito Santo ti ha affidato questo albero della vita, devi coltivarlo premurosamente, affinché porti frutto a suo tempo. Questa devozione è il grano di senape di cui parla il Vangelo: pare sia il minore fra i semi e tuttavia diventa molto grande". S. M. 70
Gesù Cristo ringraziò un giorno il Padre celeste che aveva nascosto i tesori della sua sapienza ai grandi del mondo per rivelarli ai piccoli. E disse ancora: Chi non accoglie il regno di Dio come un fanciullo, non ne sarà degno.
Fratelli, si può discutere la parola degli uomini, perché ha i limiti delle creature, ma non si discute la parola di Cristo: si accetta perché egli è Dio.
I doni sono talmente grandi che la ragione umana li ritiene incredibili; soltanto la fede, che supera i limiti dell'uomo, li fa comprendere ed accettare con riconoscenza. Maria è il più amabile e misericordioso dono che la bontà divina abbia fatto all’uomo peccatore. Solo chi ha purezza di vita e sincerità d'amore a Dio riesce a comprenderla.
Sentirne il cuore commosso, è segno che la si intravede; per rendersene degni, occorre, come il mercante del Vangelo che ha scoperto la perla d'immenso pregio, essere disposti ad ogni sacrificio pur d'averne il possesso.
Tu, Signore, riveli ai piccoli i tesori della tua sapienza e del tuo amore. Io pure voglio essere piccolo, voglio essere preso per mano da Maria, il dono più bello che tu hai fatto alla mia vita. Grazie, Gesù, perché mi hai dato la tua Mamma e perché io posso trovare in lei la via facile e sicura che mi porta a te. Fa che Maria viva e regni nei miei pensieri, nelle mie azioni, nei miei desideri e tutto ciò che è mio sia tuo, attraverso di lei.

giovedì 27 settembre 2012

CHI E' MARIA?

Chi è Maria?
Maria è il più grande dono che Dio ha fatto all'umanità. E' la Madre Divina: « Capolavoro del Creatore. Riflesso evidente di Dio. Miracolo di natura e di grazia. Bellezza inenarrabile  Splendidissima aurora. Corona dei Santi. Santuario delle mistiche altezze. Ministra del trionfo. La tutta Santa ... E' Colei a cui è toccato il prodigio unico di essere immacolata, perfettissima  purissima... »
A quale sublime missione fu prescelta Maria da Dio?
Maria fu prescelta da Dio, fra tutte le donne, a compiere l'incomparabile missione di Madre del Messia-Salvatore e Madre universale di tutte le creature. Dio preparò la Vergine Maria a questa grande missione arricchendola di grazie elettissime e privilegi singolari che fanno di Lei la Creatura più eccelsa, il Capolavoro più bello, dopo Gesù, compiuto da Dio.
Quali privilegi ottenne Maria da Dio per compiere la sua missione?
I privilegi più importanti di cui fu arricchita la Madonna sono quattro:
1. l'Immacolata Concezione,
2. la perpetua Ver­ginità,
3. la Maternità Divina,
4. l'Assunzione al cielo in anima e corpo.
inoltre, la Madonna corrispose in modo mirabile a tutte le grazie ricevute da Dio, per cui possiamo dire che meritò anche di essere la Redentrice del genere umano, la Mediatrice e Dispensatrice di tutte le grazie, l'Avvocata onnipotente presso Gesù, la Regina del cielo e della terra, degli Angeli e dei Santi. Tutto questo è patrimonio prezioso della nostra Fede.
Dove e quando nacque la Madonna?
La Madonna nacque in Palestina.
Del suo paese di origine non sappiamo nulla di sicuro. Tuttavia due sono le città che, più delle altre, si contendono il privilegio di averle dato i natali: Nazareth e Gerusalemme. Anche riguardo all'anno della sua nascita il Vangelo non fa nessun accenno. E' probabile però che la Madonna sia nata verso il 21 prima della venuta di Gesù (circa duemila anni fa).
Chi furono i fortunati genitori?
Dalla Tradizione e da altre testimonianze sappiamo che i santi genitori della Madonna furono Gioacchino e Anna: due sposi profondamente religiosi che condussero una vita esemplare  Per lunghi anni implorarono dal Signore la grazia di un figlio, e solo in tarda età fu esaudita la loro preghiera. Dio, al quale nulla è impossibile, si servì di questi santi sposi per donare al mondo la creatura più santa e sublime: l'Immacolata Maria.
La Madonna ebbe fratelli e sorelle?
Dal Vangelo non appare che la Madonna avesse fratelli o sorelle di sangue. Come figlia unica ereditò la sola proprietà che avevano i suoi genitori: la piccola casa di Nazareth. Perché questa piccola proprietà non passasse ad altra famiglia, Maria sposò San Giuseppe appartenente alla stessa stirpe di Davide.
La Madonna restò vergine anche dopo le nozze con San Giuseppe?
La Madonna, anche se accettò di essere « la fidanzata » e « la sposa » di San Giuseppe, non venne meno alla sua illibata verginità; si conservò sempre pura nella mente e intatta nel corpo. Per risolvere l'apparente contrasto tra il voto di verginità e la vita matrimoniale, la divina Provvidenza scelse per Maria l'uomo « giusto », lo sposo adatto alle sue profonde aspirazioni religiose. Fu proprio Giuseppe - dice san Bonaventura - che ma­nifestò a Maria il proposito di conservare anche lui la verginità  La Madonna dunque, grazie alla santità del suo casto sposo, poté vivere sempre verginalmente.
Quando e dove avvenne il fatto dell'annunciazione?
Dal Vangelo non è possibile conoscere con esattezza l'an­no, il mese e il giorno dell'Annunciazione. Da altre testimonianze possiamo stabilire che l'Incarnazione del Figlio di Dio nel seno di Maria sarebbe avvenuta il 25 marzo dell'anno 748 dalla fondazione di Roma (cfr. S. Agostino, De Trinitate, 4, 5, 9). Riguardo al luogo, invece, il Vangelo ci indica chiaramente il luogo dove avvenne l'Annunciazione: « in una città della Galilea chiamata Nazareth ». Proprio in quell'oscuro villaggio, a 140 km da Gerusalemme, si recò l'Angelo Gabriele a portare alla Vergine Maria il grande annuncio che avrebbe rinnovato il mondo.
Qual era il contenuto del messaggio portato dall'Angelo a Maria?
Il contenuto del messaggio portato a Maria dall'Angelo lo conosciamo dal Vangelo di san Luca: « Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine ». (1, 31 - 34). Da queste parole la Madonna comprese chiaramente che Dio le riservava una nuova grazia, la più sublime, scegliendola, fra tutte le donne, a compiere l'altissima missione di Madre di Dio.
Quale fu la risposta della Madonna al messaggio dell'Angelo?
Per l'Incarnazione del Figlio di Dio mancava solo il consenso della Madonna. In quel solenne momento, gli uomini, gli Angeli e Dio stesso attendevano con ansia la sua risposta. « Allora Maria disse: Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto ». Con questa sublime risposta la Vergine prestava il suo pieno consenso al messaggio divino e accettava di diventare la Madre di Gesù, Figlio di Dio. Le parole pronunciate dalla Madonna la innalzarono al grado più alto di gloria e portarono all'umanità il più grande beneficio.
Come avvenne la nascita di Gesù?
San Luca ricorda l'avvenimento della nascita di Gesù con queste parole: « Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo Figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia » (2, 6-8). Commenta Cornelio A Lapide: « Era la mezzanotte... quando la Vergine fu rapita in dolcissima estasi di amore, da cui non si riebbe se non quando gli Angeli le ebbero deposto sulle braccia il suo Divin Pargoletto » (Comm. in S. Luca).
Quale insegnamento riceviamo dalla Madonna mentre va alla ricerca di Gesù?
La premurosa sollecitudine della Madonna nella ricerca di Gesù è un fulgido esempio per tutte quelle anime che, col peccato mortale, hanno perduto Dio. Chi perde Dio, perde il sommo bene, l'unica vera felicità. E' questa la peggiore delle di­sgrazie, la più grande sventura. Alle anime che sventuratamente hanno perduto Gesù con i loro peccati gravi, la Madonna indica la via sicura per ritrovarlo  la confessione fatta col dolore e pentimento dei propri peccati, con la sincera accusa e il fermo proposito di non farli mai più.
Quale fu il dolore più intenso soffer­to dalla Madonna durante la Passio­ne di Gesù?
Il dolore più intenso sofferto dalla Madonna durante la Passione di Gesù fu causato dalla considerazione della immensa ingratitudine umana all'infinito amore del Figlio di Dio. Quante volte il suo cuore misericordioso aveva perdonato, le sue mani avevano guarito, la sua voce confortato i figli di quel popolo che ora chiede ripetutamente la sua condanna a morte. Ora nessuno ha per Lui un sentimento di compassione o una parola di conforto. L'ingiustizia di Pilato, 1'abbandono e i tradimenti, anche da parte dei più fedeli a Gesù, aumentarono al Cuore addolorato di Maria l'intensità di questo dolore.
Era presente la Madonna al momento dell'Ascensione di Gesù al cielo?
La Tradizione antica e unanime degli scrittori e dottori della Chiesa ritiene che la Madonna fosse presente al momento dell'Ascensione di Gesù al cielo. Non era possibile che in quell'ora solenne Gesù lasciasse la terra senza salutare la Madre, senza sentire per l'ultima volta i palpiti di quel Cuore materno che per tanti anni aveva seguito con ansia e trepidazione i momenti più belli e drammatici (da Betlem al Calvario) della sua vita terrena.
Come esercita la Madonna la sua regalità sugli uomini?

San Tommaso d'Aquino afferma che « la Madre di Dio ottenne per sé, la maestà del Regno, affinché sia Regina di misericordia là dove il Figlio è Re di giustizia ». La Vergine Maria dunque non è Regina di giustizia, ma di misericordia, anzi la Madre della misericordia, una Mamma dolcissima, come nessun'altra al mondo. La celeste Regina esercita il suo potere regale sugli uomini perdonando e beneficando i suoi sudditi, placando la giustizia divina col suo intervento materno e misericordioso. Dice il Beato Massimiliano M. Kolbe: « L'Immacolata deve essere, e questo al più presto possibile, la Regina di tutte le genti... Chi si opporrà e non crederà al suo amore, perirà; chi invece la riconoscerà Regina e si muoverà, quale suo milite, per la conquista del mondo a Lei, vivrà, fiorirà e si svilupperà sempre rigogliosamente ».
E' necessario conoscere Maria Santissima per amarla?
Per meglio venerare e amare Maria Santissima è necessario conoscerla. L'amore esige la conoscenza della persona amata. Chi ama veramente la Madonna sente il bisogno di approfondire il mistero della sua vita celestiale per conoscere i segreti e ascoltare i palpiti del suo cuore materno. La Chiesa ha sempre esortato i fedeli ad alimentare l'amore alla Madonna non col sentimento, ma con una conoscenza illuminata e profonda. Così hanno fatto i Santi. Le opere bellissime che ci hanno tramandato è la testimonianza più certa del loro amore alla Madonna.

POESIA: La mia Preghiera

Signore,
Tu che nei sogni
m’hai rapito,
trasformando me
Tua umile creatura,
in fonte inequivocabile
di speranza e di sollievo,
per coloro che soffrono
nelle membra e nello spirito,
fa si che le mie mani
sappiano lenire sempre
le sofferenze altrui
coi giusti medicamenti,
così pure la mia mente
che origina dal Tuo cuore
colmo di bontà,
sappi con le giuste parole
essere di conforto
verso coloro che ammalati
traballano nella fede,
perché come me
comuni e miseri mortali.
Riconducimi con tempestività
sulla retta via,
ogniqualvolta nei pensieri
mi allontani
dai buoni propositi,
ricordandomi in ogni istante
che il mio essere Infermiere,
altro non è
che pura missione
verso il prossimo,
in cui vedrò
sempre mio fratello.
sia dunque fatta
sempre e solo
la Tua sublime
e unica volontà.
A M E N.

martedì 25 settembre 2012

Un ringraziamento particolare alla Madonna

Santissima Vergine Immacolata e Madre mia Maria, a Voi che siete la Madre 
del mio Signore, la Regina del mondo, l'Avvocata, la Speranza, il Rifugio dei peccatori, ricorro oggi io, che sono il più miserabile di tutti.Vi venero, o gran Regina, e Vi ringrazio di quante grazie mi avete fatto finora, specialmente di avermi liberato dall'inferno, da me tante volte meritato. Io Vi amo, Signora amabilissima, e per l'amore che Vi porto, Vi prometto di volervi sempre servire, e di far quanto posso, affinché siate amata anche dagli altri.Io ripongo in Voi tutte le mie speranze, tutta la mia salute; accettatemi per vostro servo, ed accoglietemi sotto il vostro manto Voi, Madre di misericordia. E poiché siete così potente presso Dio, Voi liberatemi da tutte le tentazioni, oppure ottenetemi forza di vincerle sino alla morte.A Voi domando il vero amore a Gesù Cristo. Da Voi spero di fare una buona e santa morte. Madre mia, Maria, per l'amore che portate a Dio, Vi prego di aiutarmi sempre, ma più nell'ultimo punto della mia vita. Non mi lasciate, fintanto che non mi vedrete già salvo in cielo, a benedirvi ed a cantare le vostre misericordie per tutta l'eternità. Così spero. Così sia.

NEL DOLORE SPERO…

Signore, ho l'anima piena di amarezza
e rischio di essere sopraffatto dallo sconforto.
Dammi la forza di accettare questa sofferenza
che mi fa partecipe della tua passione e del tuo dolore.

E se in un istante di debolezza
mi dovesse sfuggire un gesto di rivolta,
protestando la mia innocenza,
ricordami, o Signore, che tu stesso,
pur essendo infinitamente buono,
sei stato crocifisso.

Rinnova in me il coraggio di affrontare
quanto mi riserva la legge misteriosa del dolore,
che giorno dopo giorno
va restaurando nel mondo
la forza di vivere e sperare.

Una statua Miracolosa della Madonna che sta facendo il giro del web


Un grazie particolare al sito Area-Press che ha pubblicato questo comunicato stampa  dedicato alla Madonna Miracolosa.

lunedì 24 settembre 2012

Padre, il mondo, questo nostro mondo, ha bisogno di Te!

Vieni, Padre, vieni a camminare con noi, vieni a donarci la pace, vieni a vivere in noi, vieni, Padre, vieni presto: il mondo, questo nostro mondo, ha bisogno di Te!

Padre santo, Padre buono, Padre misericordioso, chiama i tuoi figli, santificali nell'amore, dona vita e speranza a quan­ti vogliono servirti ed amarti, rigenera nell'amore i figli tra­viati e lontani, salva l'umanità peccatrice, salva la Chiesa di Cristo Signore!

Ti adoro, ti glorifico, ti lodo, Padre mio!
Gesù benedetto, presenta la mia supplica al Padre, voce di una povera, piccola creatura di Dio: a Te, lo chiedo, Signore, nel nome di Maria, assunta in cielo e regina degli angeli e dei santi, nel seno della Trinità Santissima! Amen!

domenica 23 settembre 2012

Preghiera per cercare conforto nella Madonna

Madonna, Madre mia, aiutami e sorreggimi;
sento il peso dei giorni sempre uguali e monotoni.
Aiutami a capire quale sia la mia strada,
indicami la giusta luce per percorrere
il cammino che dovrò affrontare.
Madonna tu che ascolti e riscaldi i cuori
di tutti quelli che hanno bisogno di protezione,
ricordati di me e di tutti quelli che in questo momento
sperano in una tua benedizione, in una tua grazia.
Madonna Miracolosa prega per me adesso,
intercedi presso tuo figlio Gesù e dammi
il giusto conforto per superare tutte le mie paure. Amen

Perché Gesù ha dovuto provare tanta sofferenza?

Isaia 52:14 afferma: “Come molti, vedendolo, sono rimasti sbigottiti - tanto era disfatto il suo sembiante al punto da non sembrare più un uomo, e il suo aspetto al punto da non sembrare più un figlio d'uomo”. Gesù ha sofferto enormemente attraverso i suoi processi, la tortura e la crocifissione (Matteo 27; Marco 15; Luca 23; Giovanni 19). Per quanto fosse terribile la Sua sofferenza fisica tuttavia, non fu nulla in confronto alla sofferenza spirituale che ha affrontato. 2 Corinzi 5:21 dice: “Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.” Gesù portò il peso dei peccati del mondo intero su di Sé (1 Giovanni 2:2). Fu il peccato che fece gridare a Gesù: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Matteo 27:46). Quindi, per quanto sia stata brutale la sofferenza fisica, non fu nulla in confronto al fatto che ha dovuto portare i nostri peccati e morire per pagare il prezzo al posto nostro (Romani 5:8).

Isaia predice le sofferenze di Gesù con parole chiare: “Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza, pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna… Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti” (Isaia 53:3,5). Salmo 22:14-18 è un altro brano potente che predice le sofferenze del Messia: “Io sono come acqua che si sparge, e tutte le mie ossa sono slogate; il mio cuore è come la cera, si scioglie in mezzo alle mie viscere. Il mio vigore s'inaridisce come terra cotta, e la lingua mi si attacca al palato; tu m'hai posto nella polvere della morte. Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano: spartiscono fra loro le mie vesti e tirano a sorte la mia tunica”.

Perché Gesù ha dovuto soffrire tanto? Alcuni pensano che la tortura fisica sia una parte della punizione dovuta e che Gesù ha dovuto espiare per i nostri peccati. In un certo senso, è vero. Ma forse la tortura subita da Gesù è un segno piuttosto dell’odio e della crudeltà umana, che non della punizione di Dio per il peccato. L’odio assoluto di Satana per Dio e per Gesù senz’altro spiegano in parte la motivazione della tortura e dell’abuso incalzante. La sofferenza inflitta a Gesù è l’esempio più chiaro dell’odio e della rabbia che l’uomo peccatore sente verso un Dio santo (Romani 3:10-18).

venerdì 21 settembre 2012

SPECIALE SANT’ANTONIO DI PADOVA

S. Antonio nacque a Lisbona in Portogallo verso il 1195 da Martino della nobile famiglia dei Buglioni e da Maria. Al fonte battesimale gli fu messo il nome di Fernando. A quindici anni, o più probabilmente fra i 19 e i 20, Fernando entrò tra i Canonici Regolari di Sant’Agostino nel monastero di Lisbona, restandovi circa due anni e passando poi a quello di Coimbra, uno dei centri di cultura più rinomati del Portogallo, dove attese allo studio delle sacre scritture e dei Padri della Chiesa. A Coimbra ebbe l’ordinazione sacerdotale probabilmente nel 1219. Nel 1220 infervorato dal desiderio del martirio, in occasione del passaggio delle spoglie dei primi 5 martiri francescani, chiese ed ottenne di entrare nell’Ordine dei minori fondato poco prima da San Francesco d’Assisi. Entrato nell’ordine assunse il nome di Antonio. Nell’autunno partì per la missione in Marocco, dove Dio stesso “gli si oppose e, colpendolo con grave malattia, lo provò duramente per tutto l’inverno” (Legg. Assidua, 6, n°2). Antonio si decide a lasciare l’Africa e a far ritorno in Patria; ma una violenta tempesta sbalzò la nave sulle coste della Sicilia (Primavera 1221), dove egli sostò brevemente lasciando vaghi ricordi del suo passaggio. Nella Pentecoste del 1221, partecipò ad Assisi al Celebre Capitolo “delle stuoie”, incontrandosi con San Francesco, il quale non ebbe – sembra – il presentimento del suo eccezionale talento. Rimasto dopo il Capitolo, senza destinazione, ottenne da Fra Graziano, provinciale dell’Emilia, di andare nella sua provincia. Gli fu assegnato l’eremo di Montepaolo presso Forlì, dove visse nella preghiera e nella penitenza, sconosciuto agli stessi frati, finché in un discorso per una sacra ordinazione, rivelò sorprendenti tesori di sapienza. Destinato alla predicazione, percorse, partendo da Rimini, i paesi dell’Italia settentrionale debellando l’eresia, pacificando le fazioni, riformando i costumi. Per l’energia e lo zelo che dispiegò nel combattere l’eresia, meritò l’appellativo di “martello degli eretici”. Fra il 1223 e il 1225 pose le basi della scuola teologica bolognese di S. Maria della Pugliola: ne ebbe licenza in una lettera di S. Francesco: “Frati Antonio episcopo meo, fr. Franciscus salutem. Placet mihi, quod sacram theologiam legas fratribus, dummodo inter huiusmodi studium sanctae orationis spiritum non extinguas, sicut in Regula continetur. Vale.”.Tra il 1225 e il 1227 la presenza di Antonio è attestata nella Francia meridionale, dove insegnò a Montpellier, a Tolosa; predicò a Bourges ed ad Arles, affrontando gli eretici nelle pubbliche piazze. Ad Arles mentre predicava ebbe l’apparizione di San Francesco ancora vivo e stigmatizzato. Tornato in Italia dopo la Pasqua del 1227 intervenne al Capitolo di Assisi che si tenne nella Pentecoste e vi fu nominato Ministro della provincia dell’Emilia (comprendente allora tutta l’Italia settentrionale fino a Milano). Alternò la predicazione al governo dei frati e scrisse i Sermones dominicales. Verso la Pasqua del 1228, recatosi a Roma, probabilmente per trattare questioni dell’ordine presso la Curia, predicò alla presenza di Papa Gregorio IX, il quale, ammirato della sua singolare conoscenza delle Sacre Scritture, lo salutò “Arca del Testamento”. Esonerato dall’ufficio di provinciale nel Capitolo del 1230, ritornò a Padova dove era stato altre volte. A Padova nell’inverno del 1231 scrisse gli altri Sermones per invito del Cardinale Rainaldo dei Conti, futuro Papa Alessandro IV. Predicò poi a Verona e Treviso. Una ventina di giorni prima di morire, si ritirò a ca. 20 Km da Padova dove, da sopra ad un gran noce, predicava alle folle. Aggravatasi l’idropisia di cui soffriva da tempo, si fece ricondurre a Padova, ma dovette fermarsi per via, nel conventino dell’Arcella, dove nella visione del Signore e dopo aver innalza l’inno “O gloriosa Domina”, spirò la sera del Venerdì 13 giugno 1231.Subito gruppi di fanciulli annunziarono il suo transito alla città gridando: “E’ morto il padre Santo” seguirono accese competizioni per il possesso del corpo, che poté essere trionfalmente trasferito dall’Arcella a Padova nella chiesetta di S. Maria Materdomini dove il Santo desiderava essere sepolto. dopo 8 mesi dalla morte fu proclamato beato e dopo altri tre mesi, il 30 maggio del 1232 papa Gregorio IX lo ascrisse all’albo dei Santi.
Nel 1256 viene proclamato patrono di Padova dove, nel 1231, viene costruita la celebre basilica. Il suo culto si diffuse soprattutto dopo la Controriforma, quando l’immagine del santo col sacro bambino tra le braccia apparve rassicurante alla Chiesa, sconvolta dalle contestazioni di Lutero e timorosa d’apparire paganeggiante e frivola per il contestatissimo uso della pittura e della scultura nei luoghi sacri.

I Miracoli
 La fama dei miracoli è uno dei principali aspetti del culto di S. Antonio. Molto noti sono i prodigi che il Santo avrebbe operato in vita, dagli esorcismi alle profezie, dalle guarigioni alle resurrezioni; egli avrebbe reso innocui i cibi avvelenati, indotto un infante ad attestare l’innocenza della madre, restituita ad una donna la chioma strappata da un marito geloso. Altri miracoli furono anche immortalati nell'arte: la predica ai pesci, la mula che si prostra dinanzi all'Eucarestia, il cuore dell’avaro trovato nello scrigno, il piede reciso riattaccato alla gamba, le ripetute bilocazione, le apparizioni di Gesù Bambino. Nessun dubbio esiste poi sui miracoli del Santo dopo la morte.
Dopo varie inchieste fatte dall’allora Papa Gregorio IX, si accertò la guarigione di 19 contratti, cinque di paralitici, sette di ciechi, tre di sordi, tre di muti, due di epilettici, due resurrezioni, ecc.. L’autore della legg. Assidua trascrive che nel giorno della traslazione del Santo (15 febbraio) “moltissimi colpiti da diverse infermità vi furono portati e tosto ricuperarono la salute per i meriti del Beato Antonio”. Sant’Antonio rimane forse il più grande taumaturgo della storia e per questo è conosciuto come il Santo dei Miracoli.

LA TRADIZIONE DEL PANE DI SANT’ANTONIO: STORIA
Un bimbo di venti mesi, di nome Tomasino, i cui genitori avevano l’abitazione vicino alla chiesa del beato Antonio, in Padova, fu lasciato incautamente da sua madre accanto a un recipiente pieno d’acqua. Allorché quella donna fece ritorno a casa, vedendo emergere i piedi del bambino da quel mastello, vi si precipitò, e vide che la testa del figlio stava all’ingiù, nel fondo del recipiente, mentre i piedi si levavano sopra. Urlando trasse fuori il piccino, ormai rigido e morto.
Piangendo e lamentandosi ad alta voce, mise sossopra tutto il vicinato. Numerose persone accorsero sul posto, compresi alcuni frati in compagnia degli operai che lavoravano a certe riparazioni nella chiesa di sant’Antonio. Avendo constatato che il piccolo era sicuramente morto, ebbero compassione della sofferenza e delle lacrime della madre. Costei però, ricorrendo alla intercessione del beato Antonio, si mise ad implorarne l’aiuto; e fece voto di distribuire ai poveri la quantità di grano corrispondente al peso del bimbo, se il beato Antonio lo avesse risuscitato. Passato un po’ di tempo, il bambino risorse e fu ridato vivo a sua madre.

15 febbraio 2010 A Padova migliaia di pellegrini per l’ostensione del corpo del Santo: Traslazione e Ostensione di Sant'Antonio di Padova


     Invocazione a Sant'Antonio        
    Ricordati, o caro S. Antonio, che tu hai sempre aiutato e consolato chiunque è ricorso a te nelle sue necessità. Animato da grande confidenza e dalla certezza di non pregare invano, anch'io ricorro a te, che sei così ricco di meriti davanti al Signore non rifiutare la mia preghiera ma fa che essa giunga, con la tua intercessione al trono di Dio. Vieni in mio soccorso nella presente angustia e necessità, e ottienimi la grazia che ardentemente imploro, se è per il bene dell'anima mia.

PER RITROVARE LE COSE PERDUTE
Grande sant'Antonio, apostolo pieno di bontà, che hai ricevuto da Dio il potere speciale di far ritrovare le cose perdute, soccorrimi in questo momento, affinché, per la tua assistenza, ritrovi gli oggetti che sto cercando
(nominare ora gli oggetti smarriti). Ottienimi anche una fede efficace, una perfetta docilità alle aspirazioni della grazia, il disgusto dei piaceri vani del mondo e un desiderio ardente delle gioie ineffabili della beata eternità. Amen.  Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre


giovedì 20 settembre 2012

Qual è lo scopo della mia vita?

Nella nostra società umanistica, la gente persegue molti scopi, pensando che in essi troverà significato. Alcuni di questi comprendono il successo lavorativo, le ricchezze, le buone relazioni, il sesso, l’intrattenimento, fare del bene agli altri, ecc. Tanti hanno testimoniato che mentre perseguivano i loro scopi di salute, relazioni e piacere, c’era ancora un profondo vuoto dentro: una sensazione di vuoto che sembrava non poter essere colmato da niente.

Tanta gente ha l’idea di vivere dentro una storia della quale non conosce né l’inizio né la fine. Forse anche a te tutto sembra casuale e insensato, ma nonostante tutto dentro di te persiste questo grandissimo desiderio di trovare un senso per la tua vita. Ti sei mai chiesto perché avresti questo desiderio se tutto esistesse per caso? Perché ti sentiresti depresso all'idea che non c’è una ragione precisa per la tua vita? Tu credi di esistere per caso? Che l’intera umanità esista per caso? O vuoi credere che ci sia una ragione per la tua vita, uno scopo? Noi possiamo dirti che c’è. La tua vita non è iniziata per caso ed ha uno scopo, perché c’è una storia e questa storia ha un Autore.

Il vero cristianesimo racconta che c’è un Autore della vita e che Egli è buono. Egli è l’essenza di tutto ciò che è buono, bello e verace, perché Egli è la fonte di ogni cosa. Racconta che Egli ha messo i desideri del Suo cuore dentro di te, perché Egli ti ha creato per vivere in una Storia. Il vero cristianesimo ti avverte che la verità corre sempre il pericolo di essere corrotta e rubata, perché c’è un Cattivo nella Storia che ti odia e vuole distruggerti. Il vero cristianesimo ti chiama di entrare in una Storia che è più vera e più profonda di ogni altra cosa e ti garantisce che lì troverai il senso della tua vita. Tu sei nato dentro una Storia che era già in atto per un bel po’. E’ una Storia di bellezza, d’intimità e d’avventura, una Storia di pericolo, di perdita, di eroismo e di tradimento. La ragione perché ti piace guardare le grande storie, i film  proprio perché ti raccontano qualcosa sulla tua vita che non vedrai mai nel telegiornale. Ti ricordano della Storia per cui sei stato creato. Come vivresti diversamente se credessi questo?

La prova finale di ogni fede o credo che dichiara di provvedere una risposta per la nostra vita è questa: Viene spiegato l’uno dall’altro? La storia mette in prospettiva le pagine che hai già in mano, i giorni della tua vita? Prende tutto in considerazione? Spiega il desiderio nel tuo cuore della vita che non hai trovato ancora? Spiega il maligno intorno a te? E più di ogni altra cosa: ti ridà il tuo cuore, ti guida alla Fonte di vita? Qualcosa ti sta chiamando da quando sei nato. L’hai sentito nel vento, nella musica che ti piace, nelle risate e nelle lacrime e specialmente nelle storie che hanno affascinato il tuo cuore. Un Eroe che ti ama di un Amore vero. Un Cattivo e una grande battaglia da combattere. Un viaggio e una ricerca, più pericoloso e più emozionante di quello che puoi immaginarti. Questo è vangelo del cristianesimo.

E ora, quale è la tua parte ? Quale è il tuo ruolo nella Storia? In verità, l’unico che può dirtelo è l’Autore. Per trovare la tua vita devi andare a Gesù. Devi arrenderti completamente a Lui e chiedergli di ristabilirti come Suo figlio. Chiedi il Suo perdono per il tuo tradimento. Chiedigli di farti essere completamente come Egli vuole che tu sia. Chiedigli di dirti chi sei e che cosa devi fare adesso. Chiedigli di rimuovere il velo dai tuoi occhi e dal tuo cuore, perché tu hai una parte cruciale nella storia. C’è bisogno di te. Gesù ti chiama di essere il suo intimo alleato.

martedì 18 settembre 2012

L’ANGOLO DELLE VOSTRE PREGHIERE

Da oggi su questo sito dedicato alla Madonna Miracolosa è possibile lasciare la vostra preghiera, chiunque abbia voglia di scriverne una e vederla pubblicata può inviare una mail al seguente indirizzo lamadonnamiracolosa@hotmail.it .

Volevo Ringraziare le tante persone che visitano questo sito e pregano questa Madonnina Miracolosa. Un ringraziamento particolare ai tanti sacerdoti che lasciano messaggi, alle persone sofferenti che hanno bisogno di aiuto e a tutti quelli che anche per un solo istante si sono soffermati a guardare l’immagine della Madonna.

Memoria dei poveri

Hai ascoltato, Signore, il lamento del tuo popolo in Egitto.

Accogli il lamento degli oppressi e degli esiliati.

Vieni presto in loro aiuto e saranno salvi.

Hai sanato, Signore, i lebbrosi che ti si presentavano.

Guarisci chi è malato, stai vicino a chi ha bisogno.

Vieni presto in loro aiuto e saranno salvi.

Hai liberato gli indemoniati, libera chi non è padrone di se.

Vieni presto in loro aiuto e saranno salvi.

Hai ridato la vista ai ciechi, hai ridato la forza ai paralitici.

Rendi ogni uomo capace di vedere e comunicare.

Vieni presto in loro aiuto e saranno salvi.

Hai chiamato in vita i morti, li hai restituiti alla luce.

Non permettere che regni la morte, ridona la vita ai tuoi servi.

Vieni presto in loro aiuto e saranno salvi.

Hai mangiato con i peccatori, hai rimesso ogni peccato.

Guarda la nostra miseria e la nostra pena, perdona tutti i nostri peccati.

Vieni presto in nostro aiuto e saremo salvi.

Perché sei un Dio buono ed amico degli uomini.

lunedì 17 settembre 2012

La Madonna Miracolosa: un miracolo del web-Recensione


Un grazie particolare all'autrice Alessia Ferrari che ha pubblicato questa recensione dedicata alla Madonna Miracolosa. 

Vergine, Madre nostra, prega per noi adesso

Concedici il dono inestimabile della pace,
di perdonare tutti gli odi ed i rancori,
la riconciliazione di tutti i fratelli.
Che cessi la violenza e la guerriglia.
Che progredisca e si consolidi il dialogo
e si inauguri una convivenza pacifica.
Che si aprano nuovi cammini
di giustizia e di prosperità.
Lo chiediamo a te
che invochiamo come Regina della Pace.
Adesso e nell’ora della nostra morte!
Ti affidiamo tutte le vittime
dell’ingiustizia e della violenza,
tutti coloro che sono morti
nelle catastrofi naturali,
tutti quelli che nell’ora della morte
si rivolgono a te come Madre e Patrona.
Sii per tutti noi, Porta del Cielo,
vita, dolcezza e speranza,
perché insieme possiamo con te
glorificare il Padre,
il Figlio e lo Spirito Santo.
Madonna Miracolosa prega per noi
Amen

domenica 16 settembre 2012

L'Ave Maria nella musica

Ave Maria: L'emozionante preghiera Mariana suonata e cantata da tantissimi artisti italiani ed internazionali


Ave Maria Schubert


Ave Maria di Renato Zero

Ave Maria Celine -Dion 



Ave Maria Pavarotti

Ave Maria – Andrea Bocelli


Aiutami Signore

Liberami, o Signore,
dalla pigrizia che ho
e dalla paura che mi prende,
dal comodo compromesso
e dal facile disimpegno.

Aiutami, o Signore,
ad essere come non sono
e come vorresti che io fossi.
Non importa ciò che muore in me,
m'interessa ciò che nasce
insieme a te.

Aiutami, o Signore,
a prendere sul serio il tempo,
a rispettare la vita,
a conservare l'amore;
ho bisogno di te
per vivere come tu vuoi.

Donami, o Signore,
la tua forza per agire,
la costanza dell'impegno,
la gioia di una fede che cresce,
la speranza e l'abbandono fiducioso
al tuo amore.