domenica 19 maggio 2013
LA SPERANZA PROCURA LA GIOIA E LA FELICITÀ
«Noi
rallegriamoci nella speranza », dice San Paolo ai Romani; come se volesse dire:
si contristino i mondani e i peccatori che cercano la speranza dove non si
trova; ma noi che abbiamo la speranza della gloria celeste, come non staremo in
gioia grande e continua? «Il Dio della speranza vi riempia dunque di ogni gioia
e di ogni pace, nel credere, affinché abbondiate in speranza e nella virtù dello
Spirito Santo» . La speranza è la gioia, la consolazione, la felicità
dell'anima; è l'inizio della gioia eterna. «Signore, esclamava il profeta
Baruch, io ho sempre sperato la salute da voi, e mi è venuta la gioia dal
vostro santo» . «Si rallegrino tutti quelli che sperano in voi, o Signore,
canta il Salmista; e rapiti di letizia all'ombra delle vostre ali, trovino in voi
la loro gloria». «Io ho sperato nel Signore, esulterò e mi rallegrerò». «Se la nostra speranza, dice il grande
Apostolo, soltanto si estendesse a questa vita, noi saremmo i più infelici
degli uomini» . Ma buon per noi, che la nostra vita è quella della città dei
cieli, donde aspettiamo il Signor nostro Gesù Cristo che trasformerà l'infermo
nostro corpo, rendendolo conforme al suo corpo glorioso, per la forza con cui
può sottomettersi ogni cosa «Chi spera nel Signore, è felice», leggiamo nel
Proverbi. Beni immensi e incomprensibili sono preparati da Dio ai servi, dice
la fede: a me stanno riservati, dice la speranza; ad essi io corro, soggiunge
la carità. Senza speranza non vi è quaggiù nessuna felicità, come non vi è
paradiso senza carità. La speranza fa vivere nel tempo, l'amore fa vivere
nell'eternità. La speranza dell'eterna beatitudine è quella che vi ci conduce;
e conducendovici; la speranza forma la felicità dell'uomo sulla terra... Nella
speranza è riposta tutta la felicità, tanto delle cose temporali, quanto delle
spirituali... Perché l'inferno è tanto terribile? Perché non vi è la speranza;
che se questa potesse entrarvi, l'inferno più non sarebbe inferno, ma paradiso.
E non vi è nulla né d'incredibile né di sorprendente in ciò, che chi spera in Dio
goda soavi gioie e vera felicità, perché in costui abita Dio. «Il Cristo,
scrive S. Paolo, è come un figlio in casa sua; e questa casa siamo noi, se
manteniamo ferma la nostra confidenza e la gloria della speranza fino alla
fine»
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