martedì 21 maggio 2013
L'amore a Gesù …
Noi
sentiamo dentro il nostro cuore un bisogno irresistibile: il bisogno di amare.
Ci dovrebbe quindi risultare facile amare Gesù, il più meraviglioso degli
uomini, l'unico uomo che è anche Dio. Noi amiamo volentieri un'automobile, un
orologio, un quadro, perché sono belli. Che cosa sono tutte queste cose di
fronte al Signore? Eppure lo amiamo tanto poco, o solo nei momenti di bisogno. Noi
non amiamo, o amiamo poco Gesù, ma lui sicuramente ci ama. Ci ama tanto, che
fin dalla nascita ha pensato unicamente alla nostra salvezza. Per noi ha
rinunciato a rimanere solo Dio, per noi si è fatto debole bambino, per noi ha
svolto la sua missione di salvezza tra mille difficoltà e incomprensioni, per
noi ha sopportato insulti e flagelli, per noi ha versato il suo sangue, per noi
è morto. È difficile immaginare cosa un uomo possa fare di più per gli altri. Eppure
a lui tutto questo è sembrato poco. In più ci ha voluto lasciare il sacramento
del suo corpo in cibo e del suo sangue in bevanda. Noi ci commuoviamo davanti a
un bambino che ci sorride, perfino davanti a un cagnolino che ci scodinzola
attorno. E non sappiamo corrispondere all'amore infinito di Dio. Non dobbiamo
avere paura, o vergognarci di mostrargli il nostro affetto. Egli se l'aspetta,
ce lo chiede. Egli è pronto ad accogliere il nostro amore, anche se in passato
l'abbiamo offeso. Se abbiamo un po' di sensibilità, non possiamo rimanere
indifferenti davanti alla tenerezza di Gesù. Gesù è l'amore degno del nostro
cuore, l'amore capace di appagare ogni nostra aspirazione e di darci la
felicità. Gesù è la via da seguire, per non smarrire la strada della salvezza;
solo Gesù è la verità; solo Gesù è la vita. Amiamo Gesù. Ne ha diritto perché è
nostro Dio, nostro Redentore, nostro amico fedele. Nessuno ci ha mai voluto
bene quanto lui. Amiamo Gesù con un amore vero, fuggendo il male, praticando i
suoi insegnamenti, imitando i suoi esempi, senza vergognarci mai del suo
Vangelo e della sua Chiesa. Amiamo Gesù, e la nostra vita scorrerà serena, la
nostra morte sarà dolce, la nostra eternità sarà felice. Questo è anche
l'invito della Madonna, in questo ultimo giorno del mese di maggio a lei
dedicato. Durante questi giorni Maria ha parlato al nostro cuore, l'ha scosso
con la meditazione delle verità eterne, perché ci diamo tutti al Signore. È
proprio questo lo scopo della devozione mariana: di portarci a Gesù, di
riposare sul suo cuore, per ottenere pace, forza e amore, così da vivere
cristianamente, in attesa del paradiso. Ascoltiamo gli inviti affettuosi della
nostra Madre celeste, accontentiamo il desiderio del suo cuore materno: andiamo
a Gesù, chiediamogli perdono dell'indifferenza passata e promettiamogli la
nostra fedeltà. Chiediamo a Maria che ci aiuti, ci incoraggi, ci assista,
perché noi non ci allontaniamo mai più da Gesù e da lei. Dobbiamo essere capaci
di chiudere il mese di maggio con questo proposito e con questa preghiera.
Avremo la benedizione del Signore e di Maria, adesso, nell'ora della nostra
morte e per sempre.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia commento, una frase, un parere, una riflessione a questo articolo. Scrivi ciò che pensi ...