giovedì 11 aprile 2013
LA FEDE SALVA!
Non
c’è parola che abbia più potere della Fede circa la Salvezza delle anime. Essa
non viene come frutto della terra, bensì è un dono che gratuitamente Dio
elargisce alle sue creature. Come la pioggia cade e bagna tutto ciò che tocca,
così la grazia che copiosamente è scesa sulla terra con la venuta del Messia. Prima
della nascita di Gesù la gratuità di Dio nella potenza della Sua Parola era la
Promessa. Gli uomini vivevano ancorati ad essa. Promessa fatta ad Abramo,
Isacco e Giacobbe, fino a toccare ogni Eletto portatore della esplicita volontà
di Dio circa la libertà degli uomini. Dio promette la liberazione dalla
schiavitù tramite la Sua Discendenza. Stipula così il patto più concreto che un
Dio possa stipulare con gli uomini. Il Salvatore sarebbe stato un Uomo come
tutti gli altri, ma Figlio del Dio Vivente. Il Messia, annunziato e mantenuto
quale annunzio con l’adempimento dello stesso. Nasce non fra le nuvole, bensì
in un piccolo paese della Giudea, Betlemme, e di essa il profeta scrive: "E
tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di
Giuda: da te nascerà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele". Il
capo, Gesù, nasce secondo la profezia e si adempie il Patto che avrebbe portato
la Salvezza mediante la Grazia. Non può l’uomo fermare tale adempimento,
nonostante le forze contrarie scatenatesi per distruggere il progetto di Dio.
Non riesce Erode ad uccidere il Nato Divino e qualunque altro progetto fallisce
dinanzi all'avanzare della Potenza di Dio. Cresce Colui che segna l’anno di
Grazia e nella Sua Crescita gli uomini imparano ad ascoltare il linguaggio di
Dio fatto uomo. Lui promette di essere fedele alla volontà del Padre ed accetta
di bere nella sua promessa il calice amaro del dolore umano. In quel calice
ogni nato della terra diviene la Sua forza nel dire sì al Padre, perché ogni
nato soffre. Lui beve il calice della sofferenza di ciascun uomo per essere il
Salvatore di tutti gli uomini, adempiendo largamente ad ogni annunzio profetico
che di Lui era stato scritto. Si offre quale Unica Grazia di Salvezza con la Sua
Infinita Misericordia ed amplia i confini della Sua Donazione anche a coloro
che non erano dentro l’Elezione antica. Pagani, Giudei, Greci, Samaritani,
Romani ed ogni altra radice viene da Lui accolta quale nuovo popolo di Dio.
Loro, che non erano Suo Popolo, lo diventano e Lui, che non era il loro Dio, lo
diviene. "Ed Io sarò il loro Dio", dice. Cade sulla terra la Luce
vera ed illumina con potenza e Giustizia, regnando con Perdono e Misericordia.
Concede il dono dello Spirito Santo, che diviene la Persona mediante la quale
gli uomini possono ricevere ciò che nella Grazia è contenuto: la Fede! Lui, lo
Spirito Santo, ammaestra e nella Sua Predicazione la Fede entra, illuminando la
mente fino a far aprire quella dura cervice che per lunghi millenni ha chiuso
il cuore degli uomini. Apre, lo Spirito, la mente alle Scritture e nella nuova
comprensione il cuore respira il Sapore della Verità che invita ad amare come
Dio Ama. Annunzia il comandamento nuovo, quello dell’Amore Perfetto:
"Amatevi gli uni gli altri come IO ho amato voi". Sia la mente che il
cuore vibrano nella nuova conoscenza che fa di ogni uomo chiamato un portatore
della Verità tutta per intero. La Fede viaggia nella potenza del Soffio Divino
e penetra entro ogni fessura che attendeva di essere abitata da Colei che le
avrebbe garantito la Salvezza. Lei, la Fede, Vive, ed in Lei ogni uomo porta il
Suo contenuto, cantando il Nome di Dio nella Verità della Persona del Figlio e
compiendo le opere da Lui annunziate.
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