La
festa che si occupa di questo episodio viene chiamata "Epifania",
vocabolo che significa "manifestazione del Signore". In oriente viene
chiamata con il vocabolo più appropriato "Teofania", manifestazione
della divinità del Signore. E'
in rapporto a questo significato che in quel giorno si ricordano le tre grandi
manifestazioni di Cristo-Dio: l'adorazione dei Magi, il battesimo di Gesù
(anche se questa festa oggi è spostata alla domenica seguente) ed il miracolo
di Cana. Di
queste tre manifestazioni l'episodio dell'adorazione dei magi ha finito col
prevalere diventando in occidente l'unico tema della festa, come si deduce
dalle omelie del papa S. Leone Magno. Per
divina ispirazione i magi hanno visto in quel bambino, presentato a loro dalla
madre Maria, l'atteso delle Genti ed il figlio di Dio. Con
il tempo tale festa ha assunto anche una connotazione missionaria:
manifestazione di Cristo-Dio al mondo pagano. I Magi sono visti dalla
tradizione cristiana come la 'primitia gentium', i primi fra i pagani ad aver
riconosciuto e adorato il Signore. Per questo il loro culto fu tanto fortunato,
diffuso e radicato tra i convertiti dal paganesimo.
I
RE MAGI: VIDEO CONTENENTE TUTTE LE IMMAGINI PIÙ’ BELLE
dal
VANGELO di LUCA
Lc
2,1-12
Nato
Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, alcuni
Magi
giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano:
“Dov’è
il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua
stella,
e siamo venuti per adorarlo”.
All’udire
queste parole, il re Erode restò turbato e con
lui tutta
Gerusalemme.
Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del
popolo,
s’informava da loro sul luogo in cui doveva nascere
il
Messia. Gli risposero: “A Betlemme di Giudea, perché così è
scritto
per mezzo del profeta: ‘‘E tu, Betlemme, terra di Giuda,
non sei davvero il più piccolo capoluogo di
Giuda: da te uscirà
infatti
un capo che pascerà il mio popolo, Israele’’”.
Allora
Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire
con
esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e
li
inviò a Betlemme esortandoli: “Andate e
informatevi
accuratamente
del bambino e, quando l’avrete trovato,
fatemelo sapere,
perché
anch’io venga ad adorarlo”.
Udite
le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che
avevano
visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse
e
si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.
Al
vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia.
Entrati nella casa, videro il bambino con
Maria sua madre,
e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i
loro scrigni e gli
offrirono in dono oro, incenso e mirra.
Avvertiti poi in sogno
di non tornare da Erode, per un’altra strada
fecero
ritorno al loro paese.
La
preghiera dei Re Magi
O
perfetti adoratori
del
neonato Messia, Santi Magi,
veri
modelli di cristiano coraggio,
che
prontamente seguiste
le
divine ispirazioni
all’apparire
della stella
e
non vi sgomentaste
nel
pericoloso viaggio.
Ottenete
per noi tutti la grazia
di
imitare il vostro esempio
e
di andare, prontamente,
verso
Gesù,
adorandoLo
con viva fede,
offrendogli
l’Oro della Carità,
l’Incenso
della vocazione,
la
Mirra della penitenza.
Senza
mai lasciare
la
strada della santità
che
Gesù ci ha insegnato
col
proprio esempio.
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