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mercoledì 16 maggio 2012

Sei ragioni per cui le nostre preghiere non sono esaudite


Sei ragioni per cui le nostre preghiere non sono esaudite

Satana vorrebbe farci credere che Dio ha chiuso le proprie orecchie alle nostre preghiere, lasciandoci da soli con i nostri problemi.
Ma la preghiera, se fatta nel giusto modo, si rivela essere un'arma molto efficace...
Una delle più grandi tragedie nella Chiesa è che pochi credono nella potenza della preghiera; infatti, molti nel popolo di Dio si lamentano e dicono: "Io prego, ma non ricevo risposta" o ancora "Ho pregato a lungo, senza alcun risultato, quanto tempo dovrò aspettare ancora?". Altri non pregano più perché sono convinti che le loro petizioni non riescono a giungere al trono della grazia divina. Altri ancora ritengono che soltanto credenti come Daniele, Davide ed Elia riescano a far arrivare le loro preghiere a Dio.
C'è una preghiera che stai facendo da molto tempo a cui non ha ricevuto risposta? Sono passati anni e stai ancora aspettando l'intervento di Dio? Stiamo attenti a non incolpare Dio di essere pigro e indifferente verso i nostri bisogni e le nostre richieste, come invece fece Giobbe. Egli si lamentava: "Io grido a te, e tu non mi rispondi; ti sto davanti, ma tu mi stai ad osservare" (Giobbe 30:20).

È tempo che noi credenti guardiamo alle ragioni per le quali le nostre preghiere sono senza risposta. Incolpiamo Dio di negligenza, quando invece dovremmo fare un bell'esame di coscienza.
  • Le nostre preghiere non sono accettate quando non sono secondo la volontà di Dio.
Noi non possiamo pregare per ogni cosa che la nostra mente egoista concepisce. C'è una "legge" della preghiera! Possiamo pregare per qualunque cosa vogliamo, sempre che sia nella Sua volontà, poiché è scritto: "se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce" (1 Giovanni 5:14).
I discepoli non pregarono secondo la volontà di Dio quando furono animati da uno spirito di rivincita e vendetta; essi supplicarono Dio in questo modo: "Signore, vuoi che diciamo che un fuoco scenda dal cielo e li consumi? Ma Gesù rispose: Voi non sapete di quale spirito siete" (Luca 9:54-55).
Giobbe, nel suo dolore, supplicò Dio di prendere la sua vita; però, come rispose Dio a tale preghiera? Essa era contraria alla volontà di Dio. Infatti la Parola ci avverte: "il tuo cuore non s'affretti a proferir verbo davanti a Dio" (Ecclesiaste 5:2).
Dobbiamo piuttosto pregare come fece Daniele: "Volsi quindi la mia faccia verso il Signore DIO, per cercarlo con preghiera e suppliche" (Daniele 9:3). Egli esaminava le Scritture; poi, si presentava davanti al trono di Dio.
Ben sappiamo noi quel che vogliamo, ma la volontà di Dio non l'accettiamo con facilità.
  • Le nostre preghiere possono fallire quando hanno lo scopo di soddisfare lussurie, sogni o illusioni.
"Voi domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri" (Giacomo 4:3). Dio non risponderà ad alcuna preghiera che vuole onorare noi stessi o aiutare le nostre tentazioni. Dio non risponderà alle preghiere di una persona che nutre lussuria nel proprio cuore: "Se avessi serbato del male nel mio cuore, il Signore non mi avrebbe dato ascolto" (Salmo 66:18).
Per sapere se la nostra richiesta è mossa dalla lussuria è molto semplice: quando non riceviamo la cosa desiderata, ci mettiamo a piagnucolare e gridare, oppure diamo luogo a una serie di mormorii e lagnanze, accusando alla fine Dio di essere sordo. Leggiamo infatti: "Perché abbiamo digiunato, e tu non l'hai visto? Perché abbiamo afflitto le nostre anime, e tu non l'hai notato" (Isaia 58:3). Il cuore concupiscente non può vedere la gloria di Dio nei Suoi rifiuti e ritardi.
Dio ricevette maggiore gloria non accogliendo la preghiera di Gesù di allontanare l'amaro calice del sacrificio. Dove saremmo oggi, se Dio avesse accolto con favore quella richiesta? Solo un perdono completo dei peccati a noi più cari spalancherà le porte del cielo e riverserà su di noi molte benedizioni.
Arrendiamoci a Dio invece di andare a destra o a sinistra, rivolgendoci perfino all'idolatria o all'occultismo per far fronte a disperazione, miseria e inquietudine. La pace viene soltanto quando ci arrendiamo a Dio e abbandoniamo tutte le concupiscenze e i peccati nascosti.
  • Le nostre preghiere possono essere rifiutate quando non mostriamo diligenza nell'aspettare Dio nella risposta.
Noi andiamo a Dio come se Egli fosse una specie di parente ricco, che può donarci tutto quello che gli chiediamo, mentre da parte nostra non alziamo neanche un dito; eleviamo le nostre mani a Dio in preghiera e poi le rimettiamo in tasca.

Insomma, aspettiamo che le nostre preghiere mettano Dio al lavoro per noi, mentre ci sediamo pigramente e diciamo: "Egli è onnipotente; è Lui che deve compiere l'opera". Per qualcuno tale punto di vista potrebbe addirittura sembrare una dimostrazione di fede, ma è sbagliato; Dio non vuole avere alcun mendicante o pigro alla propria porta: "Infatti, anche quando eravamo tra di voi, vi ordinavamo questo: se qualcuno non vuol lavorare neppure mangi" (2 Tessalonicesi 3:10).
Esempio: è bene pregare per un posto di lavoro, ma bisogna passare all'azione cercandolo e accontentarsi di quel che si trova. Oppure si può anche pregare per avere vittoria sopra una certa concupiscenza, ma poi si aspetta che Dio faccia il resto; questo è sbagliato! Nessun peccato è mai stato eliminato dal cuore, senza la cooperazione dell'uomo; Giosuè si era prostrato tutta la notte, gemendo a motivo della sconfitta d'Israele. Dio lo fece rimettere in piedi dicendo: "Alzati! Perché rimani prostrato con la faccia a terra? Israele ha peccato [...] Lèvati, santifica il popolo" (Giosuè 7:10-13).
Dio ha tutto il diritto di farci alzare dalle nostre ginocchia e dire: "Perché siedi qui pigramente, attendendo un miracolo? Non ti ho comandato di fuggire da ogni apparenza di male? Tu devi fare qualcosa di più del semplice pregare contro la tua concupiscenza: ti è stato comandato di fuggire da essa; non puoi riposarti fino a quando non avrai fatto tutto quello che ti è stato comandato".
Il miracolo di liberazione da un peccato giunge quando tu lo vuoi abbandonare! I peccati non abbandonati, invece, ci fanno stare a contatto con il diavolo: "Tu metti le nostre colpe davanti a te, i nostri peccati occulti alla luce del tuo volto" (Salmo 90:8). Dio mostrò il peccato a Davide, uomo geloso del proprio buon nome e della propria reputazione, per poter onorare la Sua santità; oggi il suo esempio si pone di fronte ai nostri occhi ogni volta che leggiamo di lui nelle Scritture.
Non incolpare Dio di non voler ascoltare le tue preghiere, se tu stesso non vuoi ascoltare la Sua chiamata all'obbedienza. A lungo andare finirai per bestemmiare Dio, accusandoLo di negligenza quando, invece, tu sei il colpevole.
  • Le nostre preghiere possono essere impedite da un rancore nascosto nel cuore contro qualcuno

Dice la Parola: "Deposta dunque ogni malizia ed ogni inganno, le ipocrisie, le invidie ed ogni maldicenza, come bambini appena nati, desiderate ardentemente il puro latte della parola, affinché per suo mezzo cresciate" (1 Pietro 2:1-2).
Cristo vuole comunicare anche con persone colleriche, litigiose e senza misericordia, perché anche loro hanno bisogno di ricevere buoni insegnamenti dal Maestro che vuole trasformare ogni cuore. Ma ciò non significa che il Signore approvi tale avversa disposizione! Ricordiamoci che sono i malati ad aver bisogno del medico (Marco 2:17).
La legge di Dio per la preghiera è chiara su questo punto: "Voglio dunque che gli uomini preghino in ogni luogo, alzando le mani pure, senza ira e dispute" (1 Timoteo 2:8). Non perdonare i torti subiti rende impossibile a Dio di perdonarci e benedirci; Egli ci ha istruito a pregare: "perdona noi, come noi perdoniamo gli altri" (Matteo 6:12). Tutte le liti e le dispute tra credenti affliggeranno Cristo molto più che tutti i peccati degli empi; nessuna sorpresa, quindi, se le nostre preghiere vengono ostacolate.
Non dovremmo meravigliarci se Dio ci chiude le porte del cielo fino a quando non avremo imparato ad amare e perdonare, anche a coloro che più ci hanno offeso.
Buttate fuori Giona dalla nave e la tempesta si calmerà! Perdona il tuo fratello e la tua preghiera sarà ascoltata.
  • Le nostre preghiere non vengono esaudite perché non aspettiamo abbastanza.
Satana cerca da sempre di ingannarci con le bugie. Abrahamo pregò per avere un figlio e Dio rispose. Ma quanti anni sono dovuti passare prima che egli potesse tenere quel bambino fra le braccia? Ogni preghiera fatta con fede viene ascoltata nel momento che viene elevata, ma Dio sceglie di rispondere a Suo modo e nel Suo tempo, avvolgendo i Suoi dinieghi con una dolce coperta d'amore, affinché non cadiamo nella disperazione.
  • Le nostre preghiere non vengono esaudite quando noi stessi cerchiamo di deliberare come Dio ci deve rispondere.
Coloro che impongono a Dio come e quando rispondere, in realtà non fanno altro che limitarlo. Egli risponderà sì o no a seconda del Suo piano.
Che tragedia avere un Dio così grande quando si ha poca fede in Lui!

Quando ti senti giù e Satana sussurra nelle tue orecchie che Dio si è dimenticato di te, tappagli la bocca e digli: "Non è Dio a essersi dimenticato di me, ma io di Lui", com'è scritto: "Il motivo della mia afflizione è che la destra dell'Altissimo è mutata. Ricorderò le opere dell'Eterno, sì, ricorderò le tue meraviglie dei tempi passati" (Salmo 77:10-11).
Potresti essere colpevole di ribellione spirituale non credendo che la risposta di Dio arriverà nel momento opportuno; puoi star sicuro che quando essa arriverà, sarà in un modo e in un tempo in cui potrà essere molto più apprezzata.
Smetti di lagnarti e impara ad aver fiducia! Dio vuole che abbiamo fede nel Suo amore

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