Parla con la Vergine Maria

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martedì 4 dicembre 2012

RIMANERE NEL CUORE DI MARIA

Chi incontra Maria non vuole più allontanarsi dal Suo Cuore. Ma per rimanere sotto la protezione di Maria, occorre vivere in comunione con Maria. Bisogna attirare lo sguardo soave di Ella, e rimanere a fissarLa per ricevere le Sue comunicazioni. Con Lei si impara ad amare, a vivere con semplicità gli insegnamenti di Gesù, si avrà un cuore puro. "Io ti darò un cuore nuovo " (Ez 11,19), ti dice Maria, ma solo se tu vorrai. "Toglierò dal tuo petto il cuore di pietra e ti darò un cuore di carne "(Ez 11,19), se tu sarai docile alle Sue ispirazioni e dopo ai Suoi comandi. Chi conosce la Madonna, si rende conto che è una Madre unica e impareggiabile. La Sua Anima trapassata dalla spada, ci vuol dire che è Madre sofferentissima; se pensiamo che Gesù Le concede tutto, vuol dire che è potentissima; se potessimo vedere tutte le Grazie che ci dona e tutte le premure che usa con noi, La chiameremmo Madre tenerissima; se comprendessimo la Sua bontà, La invocheremmo Madre misericordiosissima. Quanto sarebbero più tranquilli i nostri sonni, più lieti i nostri giorni, un paradiso insomma il nostro vivere se continuamente ci abbandonassimo nelle Mani di Maria. Se avessimo Maria con noi, avremmo tutto; se ci mancherà Maria, ci mancherà tutto. La Madonna ci vuole tutti Santi, e Lei a Santa Gemma Galgani diceva: "Io voglio assolutamente che tu diventi perfetta". Il sommo Poeta, Dante Alighieri, mise al centro della sua vita spirituale e creazione poetica, la Madonna. Nessuno è arrivato dove arrivò Dante, ma il segreto era la devozione a Maria. Raggiunse altezze insuperabili nella preghiera, per l'amore che nutriva per Maria. Per lui Maria era:
- la Creatura più vicina al Creatore;
- la più splendente dopo Dio, cioè, la più Piena di Grazia;
- l'Oggetto del più alto compiacimento di Dio verso una Sua Creatura;
- la Creatura della più tenera esultanza degli Angeli e dei Beati.
Dante invocava "mane e sera, il Nome del bel fiore ", il nome di Maria. Diceva che Maria è "umile e alta, più che Creatura ". "Sicuro Rifugio, felice Fiducia ", viene chiamata Maria da Sant'Anselmo. Arnoldo Carnutense sostiene che "Maria è costituita al di sopra di tutte le creature; e chiunque piega il ginocchio dinanzi a Gesù, supplica anche Maria ". E San Tommaso da Villanova si domanda: "Se occhio non vide, nè orecchio udì, nè cuore umano ha mai gustato ciò che Dio ha preparato per i Suoi eletti; chi mai potrà dire che Dio abbia preparato a Colei che L'ha partorito e amato più di tutti? "San Gabriele dell'Addolorata diceva: "Ho una Madre in Cielo che quantunque io ne sia indegnissimo, pure mi ama e ha cura di me". Un'altra Santa morta giovane, Teresa di Lisieux, pregava così: "O Maria, se io fossi la Regina del Cielo e Tic fossi Teresa, vorrei essere Teresa affinché Tu fossi la Regina del Cielo ". Questa è la confidenza filiale verso Maria; solo chi parla in questo modo con Maria, ha conosciuto la Maternità misericordiosa di Maria. La Madonna disse a Santa Brigida, che "non si trova peccatore così perduto e abbandonato da Dio che, se La chiama in aiuto, non ritorni a Dio e sia perdonato ". 'Maria è la salvezza di chi La chiama ", dice San Bonaventura. Maria è la Madre della Vita, "Figlia della vita " dice San Dionisio Alessandrino; Sant'Andrea Cretense "Fiume di vita "; San Gregorio di Neoeesarea "Riparatrice della vita "; San Bernar­do "Bevanda di vita "; e Sant'Anselmo "Ingresso della vita ". Maria è la nostra vita, vita amabile, vita che nutre coi celesti alimenti della Grazia. S.Basilio chiama Maria, "Ospedale, perché tutti in Lei trovano sicuro e dolce rifugio ". I peccatori sono i primi a trovare posto, perché solo qui possono curare le piaghe del peccato, per poi sanarle nella confessione con il Sacerdote.

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