venerdì 16 novembre 2012
Amati da Maria
La
Madonna quindi ci ha amato e ci ama, ma cosa significa concretamente per noi
credere che Maria ci vuole bene con tutta la trascendenza della carità
teologale, ma anche con tutta la concretezza di un amore incarnato nell'identità
della sua natura umana? Saperci e sentirci amati da Maria dovrebbe diventare,
se ci credessimo davvero, uno dei momenti più incarnati del mistero della
salvezza per la carità diffusa nei nostri cuori. A diffondere questa carità è
certo Dio attraverso lo Spirito, per il dono inesauribile dei sacramenti di
Cristo, ma è anche la maternità perenne di Maria. Questo credere nell'amore che
la Madonna ci porta non è indulgere al sentimentalismo, ma è cercare di
lasciarci prendere dal mistero di Dio nelle sue reali dimensioni: il Signore,
le cose, le ha fatte e le ha volute così. D'altra parte il sapere e il credere
che la Madonna ci ama, lo sperimentare la sua presenza, la sua attenzione, la
sua materna vigilanza, fa parte del nostro vivere cristiano e vorrei anche dire
dei nostri diritti filiali. Abbiamo diritto di rifugiarci in questa maternità
che ci avvolge; abbiamo diritto di contare su questa consolazione dell'amore di
Maria. E proprio perché è un nostro diritto di figli, diventa anche un nostro
dovere credere nell'amore di nostra madre. Tanti problemi di cuore, tante
aridità di sentimento, tante fermentazioni più o meno limpide che attraversano
la nostra vita di ogni giorno, troverebbero così un fattore di trasparenza, di
grazia e di pace.
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