Tu
che nei sogni
m’hai
rapito,
trasformando
me
Tua
umile creatura,
in
fonte inequivocabile
di
speranza e di sollievo,
per
coloro che soffrono
nelle
membra e nello spirito,
fa
si che le mie mani
sappiano
lenire sempre
le
sofferenze altrui
coi
giusti medicamenti,
così
pure la mia mente
che
origina dal Tuo cuore
colmo
di bontà,
sappi
con le giuste parole
essere
di conforto
verso
coloro che ammalati
traballano
nella fede,
perché
come me
comuni
e miseri mortali.
Riconducimi
con tempestività
sulla
retta via,
ogniqualvolta
nei pensieri
mi
allontani
dai
buoni propositi,
ricordandomi
in ogni istante
che
il mio essere Infermiere,
altro
non è
che
pura missione
verso
il prossimo,
in
cui vedrò
sempre
mio fratello.
sia
dunque fatta
sempre
e solo
la
Tua sublime
e
unica volontà.
A M
E N.
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