Io mi abbandono o Dio nelle tue mani. Gira e rigira questa
argilla come creta nelle mani del vasaio. Dalle una forma e poi spezzala se
vuoi. Domanda, ordina: <Cosa vuoi che io faccia, cosa vuoi che io non
faccia?>>. Innalzato, umiliato, perseguitato, incompreso, calunniato,
consolato, sofferente, inutile a tutto, non mi resta che dire, ad esempio della
tua Madre:<<Sia fatto di me secondo la tua parola>>.
Dammi l’Amore per eccellenza, l’amore della croce, ma non
delle croci eroiche che potrebbero nutrire l’amor proprio, ma di quelle croci
volgari, che purtroppo porto con ripugnanza....di quelle che s’incontrano ogni
giorno nella contraddizione, nell’oblìo, nell'insuccesso, nei falsi giudizi,
nella freddezza, nei rifiuti e nel disprezzo degli altri, nel malessere e nei
difetti del corpo, nelle tenebre della mente e nel silenzio e aridità del
cuore. Allora solamente Tu saprai che ti amo, anche se non lo saprò io; ma
questo mi basta.
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