In questo momento in cui mi trovo in preghiera tra le Tue
braccia, Gesù, Ti chiedo la grazia di essere libero dal veleno che è l’invidia,
portata nel mondo da Satana. Signore, Ti chiedo di venire in aiuto delle mie
debolezze e delle mie fragilità. Ti offro con tutto il cuore, Signore, tutti i
momenti in cui ho sperimentato il sentimento dell’invidia, nei confronti delle
amicizie o dei beni materiali. Spirito Santo, Ti chiedo di venire nel mio cuore
e nella mia vita, liberandomi dalle radici dell’invidia. Vieni, Spirito Santo
di Dio, donami un cuore puro e semplice, che si rallegra di quello che sono e
che ho. Vieni, Spirito Santo, ad aprire i miei occhi perché possa vedere le
ricchezze che possiedo. Vieni, Spirito Santo di Dio, a blindarmi con il Tuo
potere per proteggermi dagli invidiosi, che vogliono mettere in pericolo me e i
miei familiari. Rinuncio ad OGNI INVIDIA nel nome del Padre, del Figlio e dello
Spirito Santo. Amen!
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domenica 7 aprile 2019
giovedì 18 luglio 2013
Dove c'è amicizia vera, lì c'è Dio
Dove
c'è amicizia e amicizia vera,
lì
c'è Dio.
E
lì c'è l'uomo.
L'amicizia
è il più grande di tutti i sacramenti.
Senza
di essa dice S. Paolo,
tutto
è vano. "Dio è amicizia!"
"Dio
è una Presenza sempre offerta
alla
quale noi non sempre rispondiamo"
L'amicizia
si offre,
non
si impone,
non
si mendica,
non
si simula.
L'amicizia
è una Presenza sempre offerta,
anche
se non accolta.
È
come la sorgente nel bosco:
essa
deve dare al passante assetato
l'acqua
più pura e il meglio di sé.
L'amicizia
è il "Pane dell'Angelo"
che
all'uomo sfiduciato e desideroso di morte, come Elia,
restituisce
il coraggio di un nuovo inizio:
"Alzati
e cammina, perché hai ancora tanto cammino davanti a te!"
Nelle
ore oscure di cupo abbandono
in
cui l'uomo avverte con angoscia
il
suo Dio assente e lontano,
è
l'amicizia che aiuta a ritrovare la presenza amica del Padre.
È
il dono dell'Angelo nell'orto del Getzemani,
è
il miracolo del buon ladrone sul Calvario,
Gesù
gli esprime la sua riconoscenza "beatificandolo":
"oggi
sarai con me in Paradiso"sabato 9 febbraio 2013
Versi per consolare un amico che ha perso un proprio caro
Vorrei
soffiare il tuo dolore e sperderlo
nel
vento come uno sbuffo di polvere.
Lo
so che è inciso sul marmo e non posso.
Vorrei
asciugarti il ciglio dalle lacrime
e
fingere che nulla sia accaduto.
Ma
il tempo scorre e non è in mio potere.
(ripetere il nome della persona interessata)
quello
che posso fare
è
solo rimanere qui e abbracciarti…
Signore Mio Dio, illumina il suo cammino
e rendi ancora più forte la sua fede.
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